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Cronaca

Pannelli rubati, destinazione Marocco

FOGGIA – La retata è avvenuta nel Foggiano, tra Ortanova, Stornara, Carapelle e Torre Maggiore. Qui c’erano le basi di una banda di nordafricani specializzata in furti di pannelli fotovoltaici, che venivano poi inviati in Marocco ad alimentare un fiorentissimo e avviato mercato nero. Ma i nove i fermi operati dai carabinieri di Rieti al termine delle indagini su alcune scorrerie nell’alto Lazio, è cominciata nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorsi per un grosso furto di slot-machine in un bar di Corvaro di Borgorose, eseguito dagli stessi marocchini finiti in manette la notte scorsa, i quali per trasportare la refurtiva avevano rubato poco prima un autocarro Volkswagen Crafter in una falegnameria di Sant’Elpidio di Pescorocchiano.

FOGGIA – La retata è avvenuta nel Foggiano, tra Ortanova, Stornara, Carapelle e Torre Maggiore. Qui c’erano le basi di una banda di nordafricani specializzata in furti di pannelli fotovoltaici, che venivano poi inviati in Marocco ad alimentare un fiorentissimo e avviato mercato nero. Ma i nove i fermi operati dai carabinieri di Rieti al termine delle indagini su alcune scorrerie nell’alto Lazio, è cominciata nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorsi per un grosso furto di slot-machine in un bar di Corvaro di Borgorose, eseguito dagli stessi marocchini finiti in manette la notte scorsa, i quali per trasportare la refurtiva avevano rubato poco prima un autocarro Volkswagen Crafter  in una falegnameria di Sant’Elpidio di Pescorocchiano.

Solo nelle fasi successive i militari hanno incrociato la pista dei furti nei campi fotovoltaici, ma non solo, ricostruendo numerose scorrerie della banda nelle province di Rieti, Isernia, Teramo, Potenza, Barletta, Andria, Trani, Foggia. Tutti i membri del gruppo sono pregiudicati e clandestini, e nel corso delle conversazioni telefoniche non si chiamavano mai per nome, ma utilizzavano la parola “fratello”. Identificarli uno per uno è stato difficile, ma alla fine i militari del Reparto operativo provinciale di Rieti, con i colleghi della compagnia di Cittaducale e la collaborazione dei carabinieri di Foggia, hanno chiuso il cerchio. A tutti gli indagati è stato contestata l’aggravante del reato transnazionale.

Il 6 ottobre nel porto di Livorno, che con quello di Genova veniva utilizzato dall’organizzazione per la spedizione via mare dei pannelli in Marocco, la Guardia di Finanza sulla base delle informazioni fornite dai carabinieri, ha fermato quattro furgoni Iveco nell’area doganale, con a bordo 580 pannelli rubati nel Foggiano. L’intervento è stato condotto in maniera tale che tutto apparisse un controllo di routine, ma le intercettazioni hanno rivelato che i nove membri della banda erano fortemente preoccupati, ed avevano deciso di sparire per un po’ tornando in Marocco per la Pasqua Islamica.

Da qui la decisione della procura di Rieti di procedere con decreti di fermo, prima che gli indagati si involassero. Gli investigatori hanno anche ricostruito i prezzi dei vari passaggi dei pannelli rubati: un pezzo del costo di 800 euro veniva ceduto dalla banda all’organizzazione che lo trasferiva in Marocco al prezzo di soli 40 euro. Una volta in Africa, il pannello recuperava valore sino al prezzo di vendita al mercato nero di circa 200 euro. Secondo i carabinieri, la banda è responsabile di numerosi furti, per un valore ingente dei materiali razziati.

Questo l’elenco delle azioni contestate ai nove. Impianto fotovoltaico sito in Colledara (TE), ove si impossessavano di 5 pannelli fotovoltaici, che trasportavano con un autocarro Iveco 35-10 rubato sulla pubblica via. Fatto commesso nella notte tra il 28 e il 29 giugno 2012. La stessa notte la banda colpiva anche al Bar “La Sosta”, in Colledara (TE),ove si impossessavano di 2 slot machine, gratta e vinci e ricariche telefoniche. Impianto fotovoltaico, sito in Venafro (IS), ove si impossessavano dell’autocarro Fiat Iveco e 102 pannelli fotovoltaici. Fatto nella notte del 13 luglio 2012. Lo stesso oleificio Cooperativo di Venafro era già stato depredato dalla banda la notte tra il 10 e il 11 giugno 2012 ove si impossessavano dell’autocarro Fiat 35-10.

Ditta MAE, sita in Frosolone (IS), ove si impossessavano di 327 pannelli fotovoltaici. Fatto commesso nella notte del 14 luglio 2012; ditta ENFO 40, ove si impossessavano di  547 pannelli fotovoltaici, fatto commesso in Palazzo San Gervasio (PZ) nella notte del 9/10 settembre 2012; ditta SOLAR PARK H Sas,  dove si impossessavano di 196 pannelli fotovoltaici, fatto commesso in San Paolo Civitate (PT) nella notte del 18/19 settembre 2012; ditta SUNEX 5 Srl ove, si impossessavano di  1.321 pannelli fotovoltaici, fatto commesso in Torremaggiore (FG) nella notte del 27/28 settembre 2012.

Oltre ai depositi di pannelli solari il sodalizio criminale risultava aver commesso altri furti ai danni di esercizi commerciali: Bar Pit Stop, sito in Sesto Campano (IS), ove si impossessavano di  3 apparecchi Slot Machine ed un apparecchio cambia monete. Fatto nella notte tra il 10 e il 11 giugno 2012; ditta APULIA FELIX  Srl sita in Margherita di Savoia (BT)ove si impossessavano di 4.160,00 euro e 3.900 litri di gasolio, fatto commesso nella notte del 20/21 settembre 2012.

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