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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Parlamentarie: "solidarietà" del Pd agli imputati

BRINDISI - Ancor prima che si vada in aula e che si accerti al di là di ogni ragionevole dubbio, all’esito del dibattimento, se vi sono state responsabilità da parte dei 25 imputati di falso per aver “manomesso” – dice l’accusa – le liste dei votanti alle parlamentarie di Pd – Sel della fine del 2012, ecco la posizione della segreteria provinciale del partito che esprime “solidarietà” agli imputati.

BRINDISI - Ancor prima che si vada in aula e che si accerti al di là di ogni ragionevole dubbio, all’esito del dibattimento, se vi sono state responsabilità da parte dei 25 imputati di falso per aver “manomesso” – dice l’accusa – le liste dei votanti alle parlamentarie di Pd – Sel della fine del 2012, ecco la posizione della segreteria provinciale del partito che esprime “solidarietà” agli imputati ed è in grado di sostenere, già da ora, che il loro operato quali componenti di seggio sia stato sempre “improntato al rispetto della legge”.

La procura la pensa diversamente, stando alle conclusioni cui è giunto il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, che ha firmato un decreto di citazione a giudizio per 25 persone, archiviando invece la posizione di altri cinque indagati (tutti quelli che sono orginari di Cisternino) perché avrebbero operato su liste del Pd (anche quelle evidentemente ‘modificate’) per cui non v’è querela di parte e quindi nessun reato, essendo il falso procedibile solo in tal caso.

“E’ di qualche giorno addietro, infatti – si legge in una nota - la notizia riportata da alcuni organi di stampa (ma della quale ancora alcuni diretti interessati non hanno avuto alcuna notizia e comunicazione ufficiale) secondo la quale a seguito dell’esposto presentato da un candidato di Sel ed alle successive indagini della procura competente, il pubblico ministero ha disposto la citazione diretta a giudizio per presidenti e scrutatori impegnati in quella consultazione, organizzata e gestita congiuntamente dai due partiti”.

“Ricordando che tutti coloro che sono stati impegnati nei seggi lo hanno fatto volontariamente, gratuitamente e per spirito di servizio nei confronti della comunità politica di cui fanno parte – scrive in una nota Valerio Longo, il responsabile giustizia del Pd brindisino - manifestiamo piena fiducia nell’operato della magistratura, auspicando che si possa fare chiarezza in tempi brevi, ribadendo il convincimento sull’assoluta estraneità delle persone inquisite nella vicenda giudiziaria che li vede loro malgrado coinvolti anche per salvaguardare lo spirito di un appuntamento che, come dimostrato da tutte le ultime consultazioni, costituisce una grande giornata di partecipazione politica e democrazia”.

Gli “scrutatori” del Brindisino sono coloro sui quali si sono concentrate le indagini della Digos dopo che uno dei candidati di Sel, Francesco Colizzi, psichiatra di Ostuni presentò un esposto. Secondo quanto emerso anche attraverso l’ascolto di numerosi testimoni, i nomi dei quali erano stati iscritti nei registri di chi aveva partecipato al voto, è stato appurato che gli stessi non si erano mai recati nei seggi per esprimere le proprie preferenze. Si tratta di parecchie decine di casi, ovviamente frutto di indagini a campione. Tra gli indagati, anche vari professionisti di Torre S. Susanna, Erchie, Mesagne, Ostuni, Carovigno, Cisternino, S.Vito dei Normanni, , Brindisi, Francavilla Fontana. L’avvio del processo è fissato per il 16 settembre prossimo dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi.

 

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