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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Preso al porto con partita di "shaboo"

BRINDISI – Un bulgaro di 29 anni, residente a Roma, è stato arrestato oggi al porto di Brindisi dalla Polmare al termine della perquisizione della sua auto, che ha portato alla scoperta di un pacchetto con 120 grammi di shaboo, il nome filippino della d-metanfetamina cloridrato, la forma in cristalli della metanfetamina nota anche come “speed” di cui è la versione più pura e pericolosa (ha un effetto sino a 12 ore, e più devastante a lungo termine di quello della cocaina, che va dai danni irreversibili alle cellule cerebrali, alla perdita dei denti, dei capelli, alla deformazione dell'anatomia del viso, sino alla morte).

BRINDISI – Un bulgaro di 29 anni, residente a Roma, è stato arrestato oggi al porto di Brindisi dalla Polmare al termine della perquisizione della sua auto, che ha portato alla scoperta di un pacchetto con 120 grammi di shaboo, il nome filippino della d-metanfetamina cloridrato, la forma in cristalli della metanfetamina nota anche come “speed” di cui è la versione più pura e pericolosa (ha un effetto sino a 12 ore, e più devastante a lungo termine di quello della cocaina, che va dai danni irreversibili alle cellule cerebrali, alla perdita dei denti, dei capelli, alla deformazione dell'anatomia del viso, sino alla morte).

La metanfetamina viene prodotta con sostanze e processi tossici, e come il crack è la droga dei poveri. Il quantitativo che Radostin Shishkov nascondeva nella propria auto, una Volkswagen Vento, era destinata forse al mercato delle discoteche della capitale ma non si escludono altre ipotesi. Shishkov, sceso dal traghetto Sorrento, non ha saputo nascondere il proprio nervosismo quando i cani antidroga della Polizia di Frontiera hanno cominciato a puntare la sua vettura.

E’ stata decisa la perquisizione che sulle prime non ha dato esiti, ma successivamente, dopo un accurato smontaggio di pannelli svolto in un’officina, è saltata fuori la droga. Il bulgaro è stato tratto in arresto dal personale al comando del vicequestore Salvatore De Paolis e trasferito nel carcere di via Appia a Brindisi. All’operazione ha collaborato personale della sezione antidroga della Squadra mobile brindisina.

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