rotate-mobile
Cronaca

Prima il tamponamento, poi la vendetta con armi da guerra

Il primo novembre l’auto di Pupino speronata da quella di Borromeo in Centro: un’ora dopo la ritorsione di Maggi e Lagatta nel rione Sant'Elia

BRINDISI – Nella guerra di mala tutta brindisina, è da inquadrare anche il tamponamento dell’auto di Diego Pupino addebitato ad Antonio Borromeo, con successiva vendetta del gruppo rivale e azione di fuoco affidata a Michael Maggi e ad Antonio Lagatta, con armi da guerra. 

Il giorno di Ognissanti

PUPINO Diego, classe 1995-2Tutto avvenuto il giorno di Ognissanti. Il primo novembre, a distanza di un’ora, tra il Centro e il quartiere Sant’Elia. Nella zona del Centro sarebbe avvenuto l’incidente stradale, anche se non è ancora stato accertato se si sia trattato di caso fortuito, se cioè i due si siano incrociati per coincidenza, e se anche in questa ipotesi ci sia stata un’azione volontaria. Certo è che l’auto danneggiata è stata quella di Pupino e che l’altra era in uso a Borromeo, entrambi finiti in carcere. Certo anche che a distanza di un brevissimo lasso di tempo si è fatta sentire la rabbia dei rivali, con l’esplosione dell’arma da guerra nei pressi dell’abitazione di Borromeo come “azione dimostrativa”. Doveva essere una prova di forza. Per far vedere chi era il più forte fra i due. Nessuno dei residenti, però, ha sentito nulla. Non è arrivata alcuna telefonata al centralino delle forze dell’ordine.

Gli sviluppi delle indagini

BORROMEO Antonio, classe 993-2L’episodio al momento non è stato contestato formalmente. Non risulta, infatti, né nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita a carico di Antonio Ferrari, Claudio Rillo e Diego Pupino, né nel decreto di fermo firmato dal pubblico ministero Simona Rizzo a carico di Antonio Borromeo, Antonio Lagatta e da ultimo nei confronti di Michael Maggi. E’ emerso del corso delle indagini, anche grazie alle intercettazioni, tanto è vero che alcuni capi di imputazione sono coperti da omissis. A conferma del fatto che le indagini sono ancora in corso. Anche perché restano da identificare i componenti del gruppo di Borromeo.

Le armi

MAGGI Michael, classe 1994-2L’arma usata per la vendetta, a quanto pare, sarebbe una di quelle che i carabinieri hanno trovato all’interno della villetta in contrada Sbitri, in uso per la stagione estiva alla coppia Vincenzo Vantaggiato e Annamaria Romano, arrestata e scarcerata dopo l’interrogatorio davanti al gip. Marito e moglie sono gli zii di Maggi e secondo l’accusa il giovane brindisino avrebbe usato quella villetta come nascondiglio per le armi e per auto risultate rubate.

LA GATTA Antonio, classe 1995-2Sotto sequestro sono finite: una pistola semiautomatica calibro 7,62 marca Tokarev con quattro cartucce, una pistola semiatomatica calibro 22 con marca illeggibile con cinque cartucce nel caricatore,  un revolver giocattolo modificato calibro 38 con una cartuccia, una Lancia Delta risultata rubata a Brindisi il 29 ottobre 2017 e un'Alfa Romeo Giulietta rubata a Brindisi il 28 ottobre 2017.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prima il tamponamento, poi la vendetta con armi da guerra

BrindisiReport è in caricamento