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Cronaca

Progetti obiettivo, stop ai pagamenti contestati. Ma sono già stati liquidati

Altolà del segretario generale: lettera ai dirigenti per chiedere di non liquidare gli importi, dopo la denuncia della Uil alla Corte dei Conti. Ma troppo tardi. E intanto i vigili lamentano di non aver ricevuto gli extra delle domeniche e delle feste

BRINDISI – Altolà del segretario generale del Comune di Brindisi sui progetti obiettivo: è di oggi la notizia di una lettera con cui viene chiesto ai dirigenti di bloccare la liquidazione degli importi, contestati e denunciati alla Corte dei Conti dalla Uil, ipotizzando un danno erariale dal formato maxi, pari a 253mila euro.

La sigla sindacale sostiene che quei progetti  avrebbero coinvolto un gruppo di dipendenti in più attività, nello stesso arco temporale, ossia in due mesi, senza l’elemento della novità rispetto al lavoro ordinario. Alcuni sarebbero stati impegnati in cinque progetti contemporaneamente: “Come hanno fatto?”, hanno chiesto dalla Uil. Fra gli impiegati  ci sarebbero anche titolari di posizione organizzativa i quali  non potrebbero per contratto essere destinati a simili prestazioni.

La missiva contenente lo stop è venuta a galla tra i corridoi di Palazzo di città, dove c’è l’ufficio di Paola Giacovazzo, segretario generale arrivato durante l’Amministrazione guidata da Domenico Mennitti, e ha finito per monopolizzare gli argomenti tra i dipendenti, anche perché il via libera al pagamento di quei progetti è già avvenuto. E’ stato autorizzato, lo scorso 29 giugno, con determine degli stessi dirigenti di Palazzo di città,  nonostante i rilievi mossi dai componenti del (vecchio) Collegio dei revisori dei conti sul carattere “straordinario” delle attività oggetto dei progetti, ritenuti invece ordinari, ossia perfettamente coincidenti con la nomale attività lavorativa dei settori proponenti. Per questo, quindi, esclusi per definizione dalla casistica dei progetti.

Le note dei revisori risalgono al 18 novembre dello scorso anno. Eppure nessuno, al Comune, eccezione fatta per la Uil, sembra averle mai ricevute. Nella lettera del segretario, a quanto si apprende, non ci sarebbe alcun riferimento alle obiezioni dell’organo di controllo interno, ci sarebbe invece un espresso rinvio alla denuncia che il segretario generale della Uil, Enzo Santacesaria, ha spedito alla Corte dei Conti con richiesta di intervenire, ritenendo sussistenti elementi tali da avere il dubbio di “uno spreco da parte dell’amministrazione comunale di Brindisi per 253mila euro, per il finanziamento dei progetti programmati e realizzati al cento per cento nel giro degli ultimi due mesi dell’anno 2014”.

Della denuncia, il segretario generale avrebbe appreso non già dalla Uil, ma da BrindisiReport.it.  Alla Corte dei Conti il rappresentante della Uil lamentava anche l’avvenuta liquidazione, ricordando progetto per progetto gli importi: Amministrazione trasparente”, per 156.665,43 euro; “Evasione enti ecclesiastici e caserme” per 24.069,23; “Evasione Tasi 2014” per 17.238,02; “Autenticazione delle firme e foto a domicilio per persone impossibilitate a muoversi” per 9.829,36; “Legge Pinto e cause vinte” per 7.884,33; “Controllo di gestione” per 28.943,07; “Organi istituzionali” per 22.111,62.  Tutti pagati, appunto.

A questo punto la domanda è: se è vero (come è vero) che il Comune ha imposto lo stop ora, con la lettera del segretario generale, cosa sarà delle determine di liquidazione adottate 17 giorni addietro? In altri termini, gli impiegati che hanno ottenuto il riconoscimento delle somme, cosa devono fare? Probabilmente procedere alla restituzione. Il passaggio successivo non è chiaro.

Così come non è chiaro in che modo sarà chiuso il fascicolo che la sigla sindacale Uil Funzione Pubblica ha chiesto di aprire alla magistratura contabile, sezione giurisdizionale della Puglia, dopo aver più volte sollevato alcuni dubbi sui progetti in sede di delegazione trattante, senza però ottenere risposte, né dal dirigente del settore Risorse Umane, né dallo stesso segretario che presiede il gruppo di cui fanno parte i rappresentanti dei lavoratori.

In attesa degli eventi, qualche lamentela arriva dal comando dei vigili urbani in via della Torretta, dove gli agenti lamentano il mancato pagamento per gli straordinari svolti le domeniche e durante le feste, come è avvenuto in occasione delle giornate del Negroamaro Wine Festival.  Lavoro extra anche durante la festa in onore dei santi patroni, ma senza certezza di ottenere la liquidazione, sostengono alcuni che tra l’altro ricordano come il corpo sia quotidianamente costretto a fare i conto con la mancanza di personale.  “In servizio ci sono 60 vigili, a fronte di una pianta organica che ne prevede 130”, dicono. “Senza contare che appena trenta unità sono destinate alla viabilità”. Altro nodo da risolvere.

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