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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Villa Castelli

Radio Padania usa traliccio Telecom

VILLA CASTELLI – Che piaccia o no, il Comune di Villa Castelli, in questo caso, non ha responsabilità oggettive su quanto riguarda l’arrivo della frequenza di Radio Padania Libera in territorio pugliese. La colpa dovrebbe essere attribuita al decreto legge creato dal governo Berlusconi, che lascia piena libertà alle radio comunitarie di attivare il segnale su tutto il territorio nazionale semplicemente inviando una comunicazione scritta al Comune dove insistono e al Ministero dello Sviluppo Economico. Radio Padania Libera, ha infatti inviato la comunicazione al Comune di Villa Castelli nel maggio scorso presso l’ufficio tecnico.

VILLA CASTELLIChe piaccia o no, il Comune di Villa Castelli, in questo caso, non ha responsabilità oggettive su quanto riguarda l’arrivo della frequenza di Radio Padania Libera in territorio pugliese. La colpa dovrebbe essere attribuita al decreto legge creato dal governo Berlusconi, che lascia piena libertà alle radio comunitarie di attivare il segnale su tutto il territorio nazionale semplicemente inviando una comunicazione scritta al Comune dove insistono e al Ministero dello Sviluppo Economico. Radio Padania Libera, ha infatti inviato la comunicazione al Comune di Villa Castelli nel maggio scorso presso l’ufficio tecnico.

La verifica da parte del sindaco di Villa Castelli, Francesco Nigro – così come suggerito ieri nella missiva da Tommaso D’Angeli, presidente di Idea Radio Latiano – se Radio Padania avesse inoltrato istanza ai sensi di quanto disposto dal decreto legislativo numero 259 del 2003, come la legge regionale 05 del 1992 e dal R.R. 14 del 2006, per l’installazione delle antenne e dell’impianto nel comune di Villa Castelli, è avvenuta questa mattina.

“Ho verificato insieme ai miei collaboratori dell’ufficio tecnico – ha detto a BrindisiReport.it Francesco Nigro – se Radio Padania avesse rispettato la legge e lo ha fatto. I rappresentanti della radio non hanno installato un’antenna ma si sono appoggiati su un traliccio già esistente. L’ufficio tecnico oggi mi ha confermato di aver ricevuto una loro prima  richiesta di Dia e successivamente una comunicazione nel maggio 2012 e che a noi bastava quel documento.  L’antenna Telecom, nei pressi di via Falcone e Borsellino, è la stessa dove si appoggiano diverse società tra cui la Vodafone. Quindi se ci sono dei disturbi sulla frequenza di altre radio, io non posso farci nulla”.

Per Radio Padania quindi è stato molto semplice arrivare anche in Puglia così come ha raggiunto altre regioni d’Italia. Intanto, già da ieri, sulla vicenda si è attivata l’associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia”. “Tutto questo confligge con ciò che la Lega Nord fa e dice contro di noi meridionali. – scrive il presidente dell’associazione Rocco Biondi -  Non possiamo accettare quindi ciò che consideriamo nei fatti una provocazione. L'antenna deve essere immediatamente smantellata dal nostro territorio. Noi lotteremo con tutte le nostre forze affinché questo avvenga quanto prima”.

Gli stessi promotori della protesta nei prossimi giorni e settimane istituiranno movimenti e cortei per liberare la loro città dalla propaganda della Lega Nord e quindi da Radio Padania Libera.

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