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Cronaca Latiano

Rivolta dei pendolari per treno in ritardo

LATIANO - Per i pendolari il treno della discordia sarebbe arrivato in ritardo. Le Ferrovie dello Stato smentiscono. Di certo non cambia la sostanza: la circolazione ferroviaria è rimasta sospesa stamane, dalle 7.30 alle 8.10, sulla linea Brindisi -Taranto, per l'occupazione dei binari della stazione di Latiano (Brindisi) da parte di alcune persone che, a loro dire, protestavano per i minuti di ritardo accumulati dal convoglio.

LATIANO - Per i pendolari il treno della discordia sarebbe arrivato in ritardo. Le Ferrovie dello Stato smentiscono. Di certo non cambia la sostanza: la circolazione ferroviaria è rimasta sospesa stamane, dalle 7.30 alle 8.10, sulla linea Brindisi -Taranto, per l'occupazione dei binari della stazione di Latiano (Brindisi) da parte di alcune persone che, a loro dire, protestavano per i minuti di ritardo accumulati dal convoglio.

Ferrovie dello Stato, da parte sua, replica e precisa: “Il treno 3604, partito da Brindisi alle 7.04, diretto a Taranto e Bari, è giunto in orario a Latiano con la composizione programmata (tre carrozze e una vettura pilota per un'offerta di 305 posti a sedere) ma è poi ripartito con 44 minuti di ritardo per la protesta di alcuni viaggiatori che hanno occupato la sede ferroviaria impedendo al treno di ripartire secondo l'orario programmato delle 7.28”.

Trenitalia ha messo a disposizione un bus sostitutivo per i viaggiatori diretti a Taranto e Bari, partito da Latiano alle 7.40. Sul posto sono intervenute le Forze dell'Ordine che hanno provveduto a identificare i manifestanti. L'ultima occupazione dei binari a Latiano risale ad una settimana fa (4 novembre): un gruppo di manifestanti ha bloccato la circolazione del treno 3604 arrivato a Latiano con un ritardo di otto minuti.

Lo stesso treno è poi ripartito dopo 46 minuti. “Ad ottobre - si legge sempre nel comunicato delle Ferrovie - solo due volte il treno regionale 3604 è arrivato a destinazione con un ritardo superiore a 5 minuti, dovuti a cause esterne (incendio sterpaglie a ridosso della sede ferroviaria e maltempo). Nei primi dieci giorni di novembre una sola volta a causa dell'occupazione della sede ferroviaria da parte di estranei. L'occupazione indebita dei binari costituisce reato per interruzione di pubblico servizio e procura disagi agli altri viaggiatori estranei alla protesta”.

Lo scorso anno, però, le proteste parevano giustificate, tant’è che l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, avviò una serie di sanzioni contro la stessa società. Il 3 novembre 2010 a Latiano a causa del sovraffollamento rimasero a terra molti studenti in attesa di autobus sostitutivi mai arrivati. Due giorni dopo sulla stessa linea un’avaria alla locomotiva causò ritardi ai viaggiatori (poi trasbordati su autobus) e la soppressione dei treni successivi.

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