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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

S.Vito, le bici chiedono strada

S.VITO DEI NORMANNI - Quattro associazioni di San Vito dei Normanni, Fiab DateciStrada, Aeneis 2000, Bici Club San Vito e Circolo Acli, si sono fatte promotrici, dal basso, di un progetto per la realizzazione di una Zona 30 per il centro storico cittadino a salvaguardia di ciclisti e categorie deboli quali pedoni, anziani e portatori di handicap. L'iniziativa, già formalizzata a tutti gli organi comunali competenti, è partita dopo che l'Amministrazione comunale aveva posto un divieto di transito alle biciclette nella Zona a Traffico Limitato di corso Leonardo Leo. Una scelta per certi versi incredibile e soprattutto, in netta controtendenza con quanto sta avvenendo in altre città italiane ed estere dove, invece, si favorisce la mobilità sostenibile e in particolare l'utilizzo della bicicletta.

S.VITO DEI NORMANNI - Quattro associazioni di San Vito dei Normanni, Fiab DateciStrada, Aeneis 2000, Bici Club San Vito e Circolo Acli, si sono fatte promotrici, dal basso, di un progetto per la realizzazione di una Zona 30 per il centro  storico cittadino a salvaguardia di ciclisti e categorie deboli quali pedoni, anziani e portatori di handicap. L'iniziativa, già formalizzata a tutti gli organi comunali competenti, è partita dopo che l'Amministrazione comunale aveva posto un divieto di transito alle biciclette nella Zona a Traffico Limitato di corso Leonardo Leo. Una scelta per certi versi incredibile e soprattutto, in netta controtendenza con quanto sta avvenendo in altre città italiane ed estere dove, invece, si favorisce la mobilità sostenibile e in particolare l'utilizzo della bicicletta.

Tenuto conto delle tante prese di posizioni contrarie apparse soprattutto  sul Web,  le quattro associazioni hanno chiesto un incontro urgente con il Sindaco Alberto Magli per capire le motivazione ti tale scelta. Il 31 maggio scorso DateciStrada, Aeneis 2000, Bici Club San Vito e Circolo Acli, si sono confrontati con il sindaco e il comandante della polizia municipale Palma Passante i quali, entrambi, hanno motivato il divieto adducendo ragioni di sicurezza. Qualche giorno prima, infatti, un giovanissimo ciclista aveva investito, involontariamente, con la propria bici una bambina.

Tale scelta, per quello che è dato sapere, è stata ispirata anche da un gruppo di commercianti di Corso Leonardo Leo che si lamentavano dell'eccessivo "traffico di biciclette". Dopo un serrato confronto e preso atto della scelta  "irremovibile" dell'Amministrazione comunale, le associazioni (pur rimanendo contrarie al divieto) hanno deciso di fare delle proposte alternative questa volta a tutela dei ciclisti e di tutte le categorie deboli. Così il 14 giugno viene inoltrata all'attenzione del sindaco, del consiglio comunale e del comando dei vigili urbani, un documento che formalizza una proposta per la realizzazione di una Zona 30 nel centro storico di San Vito dei Normanni.

La proposta, ben strutturata e motivata, contiene una serie di azioni per la moderazione del traffico nella zona adiacente i principali corsi del paese con lo scopo di raggiungere tre obiettivi fondamentali: migliorare il grado di sicurezza dei ciclisti, dei pedoni e degli utenti deboli della strada, nelle vie del centro cittadino; far assumere nuovamente alle strade del centro storico un ruolo di multifunzionalità; migliorare la qualità ambientale del centro storico. L'intervento, nello specifico, si concretizza con la segnalazione degli accessi nella zona 30; la segnalazione delle uscite dalla zona 30; la pedonalizzazione di corso Leo; la sosta a pagamento con aumento delle delimitazioni a favore dei portatori di handicap e parcheggi rosa; l'installazione di rastrelliere per le biciclette; l'installazione di segnaletica informativa e turistica; una campagna informativa rivolta alla popolazione.

A questo punto, prendendo atto di una certa disponibilità dimostrata dal sindaco nella successiva riunione, si auspica che l'Amministrazione comunale possa realizzare il progetto attingendo, qualora previsto, anche a fondi specifici in materia di mobilità sostenibile.

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