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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Sentiero sbarrato, giudice in spiaggia

BRINDISI - L’udienza? Tra Apani e Guna Beach, con tanto di giudice civile in spiaggia per prendere visione dello stato dei luoghi e valutare se effettivamente fosse sbarrato l’unico sentiero che consente l’accesso al mare ai bagnanti.

BRINDISI - L’udienza? Tra Apani e Guna Beach, con tanto di giudice civile in spiaggia per prendere visione dello stato dei luoghi e valutare se effettivamente fosse sbarrato l’unico sentiero che consente l’accesso al mare ai bagnanti, in un tratto di litorale ‘free’. E’ così che il giudice Antonio Sardiello, portando con sé gli avvocati di tutte le parti in causa, è andato personalmente al mare, per poi disporre, trovato l’accordo tra i contendenti, la riapertura del viottolo sterrato che si trova tra i lidi Boa Gialla e Guna Beach, sulla costa a nord di Brindisi.

E’ l’unica via percorribile per raggiungere la spiaggia libera di Apani (nella riserva marina di Torre Guaceto) e resterà fruibile, rigorosamente a piedi, almeno fino a settembre. La questione si è posta nei giorni scorsi, a margine della definizione di un contenzioso in atto tra Giovanni Conte, difeso dagli avvocati Angelo Monopoli e Giorgio Ingrosso, titolare del baretto e del servizio parcheggio dell’oasi, e Massimiliano Di Cicco, assistito dall’avvocato Anna Maria Ciardo, proprietario del Guna. I due, lasciando da parte le querele per danneggiamento e il corollario di accuse varie, sono in causa per la reale titolarità di un terreno che si trova proprio a metà strada tra le rispettive strutture balneari.

Il Tribunale civile di Brindisi è chiamato a decidere a chi spetti la facoltà di utilizzarlo, ma per giungere a un verdetto bisognerà attendere ancora un po’. La problematica sorta nei giorni scorsi è di tutt’altro genere e prescinde dalle varie rivendicazioni.Su quel terreno c’è un sentiero che è il solo percorso riservato ai bagnanti diretti alle spiagge della riserva marina che intendono godersi sole, mare e spiaggia senza lettino e ombrellone. Natura incontaminata. E’ un diritto di tutti poter arrivare fino alla battigia per un tuffo nell’acqua cristallina dell’oasi marina protetta.

Il sentiero, non si sa bene come, di recente, è stato reso inaccessibile. Sono scoppiate le proteste e sono arrivati perfino i vigili urbani. Anche questo dettaglio, però, è stato alla fine trattato nel corso del procedimento ed è entrato nel novero delle questioni dibattute. Vista l’urgenza di dirimere la controversia sorta all’interno dell’altra guerra di carte bollate, il giudice Antonio Sardiello ha deciso di prendere la situazione di petto e convocare tutti in riva al mare.

C’era anche Alessandro Ciccolella del consorzio di gestione di Torre Guaceto. La stretta di mano, sul punto, è avvenuta proprio lì, tra Apani e Guna Beach, dinanzi allo stesso magistrato. Stradina aperta, fino a fine estate. Ora si può tornare in tribunale. E anche in spiaggia.

 

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