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Cronaca

Applausi a Venezia per il film drammatico di Valentina Pedicini

"Dove cadono le ombre", storia tratta dalla persecuzione del popolo Jenish. Nelle sale dal 6 settembre

VENEZIA - Oggi per la seconda volta la regista brindisina Valentina Pedicini ha calcato il red carpet della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e per la seconda volta al suo fianco era presente un altro brindisino, Luca Cucci (suo assistente alla regia).

Alle 17 di questa sera è stato presentato infatti il film “Dove cadono le ombre” (Fandango, prodotto da Domenico Procacci, nelle sale dal 6 settembre) e Valentina Pedicini non ha deluso le aspettative: il pubblico l’ha accolta con calorosi applausi e a conclusione del film i  presenti in sala l’hanno applaudita in piedi per 10 minuti.  

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Con Elena Cotta, Federica Rosellini, Josafat Vagni e Lucrezia Guidone, 'Dove cadono le ombre' ha come tema quello dei bambini jenisch sottratti alle proprie famiglie per progetti di eugenetica ed è stato riconosciuto di interesse culturale, beneficiando così del contributo economico del ministero dei Beni Culturali e del Turismo (Direzione Generale Cinema).

La pellicola, prodotta come già ricordato da Domenico Procacci, produzione Fandango con Rai Cinema, distribuzione Fandango, è stata realizzata con il sostegno della Regione Lazio, attingendo al Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo.

Il film di Valentina Pedicini a Venezia

La storia. Anna e Hans, un’infermiera e il suo assistente di un vecchio istituto per anziani, sono due anime 'bambine' incastrate in corpi di adulti. Intrappolati nel tempo e nello spazio, si muovono tra le stanze e il giardino di quello che era un ex orfanotrofio, come se qui si consumasse tutta la vita, dall'infanzia alla morte, come se non ci fosse luogo più accogliente al mondo di quello che li ha visti prigionieri nell'infanzia.

Dal passato riappare Gertrud, una vecchia signora dai modi gentili; tutto sembra precipitare, il nastro dell'orrore sembra riavvolgersi. Il male è bianco, come il camice di Gertrud, come le pareti dell'ala ovest, la zona delle torture. L'istituto perde dunque i contorni attuali e torna ad essere ciò che era; ricovero crudele di bambini jenisch sottratti alle famiglie, tempio di un progetto di eugenetica capitanato proprio da Gertrud.

Anna, schiava di quel luogo e di un'infanzia dolorosa che non termina mai, riprende con forza le ricerche di Franziska, amica amata di una vita della quale ha perso le tracce molto tempo prima e che cerca ovunque e senza sosta. 'Dove cadono le ombre' non è ispirato ad una sola storia vera ma, come sottolinea la regista, a "settecento storie vere".

Al centro del film c'è infatti non solo la storia di Mariella Mehr, scrittrice e poetessa svizzera di etnia jenisch, vittima del programma eugenetico Enfants de la grand-route, ma anche la storia del suo popolo che si vide sottrarre centinaia e centinaia di bambini affidati a orfanatrofi o a cliniche psichiatriche oppure dati in adozione.

Gli Jenish, considerati un terzo popolo nomade dopo i Rom e i Sinti, furono perseguitati e sterminati nella Germania nazista, ma il programma di eugenetica fu varato nel 1970 dal governo della Confederazione elvetica. Se ne ebbe notizia solo nel 1987. Un capitolo oscuro della storia svizzera, e secondo alcune fonti coinvolse circa 600 bambini.

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