Tac sospetta, lui va via. Ricerche per salvarlo

BRINDISI – Hanno smosso mari e monti per rintracciare quel giovane che si era presentato con una forte cefalea. Lui, forse stanco dell’attesa oppure troppo in apprensione, aveva lasciato l’ospedale prima che giungesse l’esito della Tac. Ma dall’esame era emerso qualcosa di anomalo. Il paziente non lo sapeva. I sanitari dell’ospedale Perrino hanno invece capito subito che perdere tempo sarebbe stato rischioso, e sono riusciti a contattare il giovane dopo aver mobilitato persino le forze dell’ordine.

Grazie a questa ricerca rapida avviata dai medici del pronto soccorso, l’interessato potrà essere sottoposto alle cure del caso. In preda al mal di testa, il giovane aveva raggiunto il Pronto soccorso nel pomeriggio. I medici, intuendo che dietro quello stato di malessere potessero nascondersi delle insidie, lo hanno subito mandato in Radiologia. Occorrono alcuni minuti prima che possa arrivare il risultato dell’esame. E il ragazzo, senza dire nulla a nessuno, ha abbandonato la struttura.

I medici lo cercano per comunicargli che, alla luce del responso della Tac, si sarebbe dovuto sottoporre a ulteriori approfondimenti clinici. Ma del ragazzo in ospedale non si trova alcuna traccia. Sparito. A quel punto, le forze dell’ordine vengono informate dell’accaduto. Le ricerche iniziano fra le 20 e le 21. Intorno alle 22, gli agenti della polizia municipale riescono a mettersi in contatto con la cognata del paziente e nel giro di pochi minuti rintracciano anche il diretto interessato.

Resosi conto della gravità della situazione, il paziente è rientrato immediatamente in ospedale, dove lo attendono per procedere senza perdere altro tempo. Il quadro clinico del brindisino, senza le opportune cure, avrebbe potuto avere sviluppi imprevedibili. Ma adesso non c’è più il rischio di una crisi lontano da ogni possibilità di soccorso immediato.