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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Gli ritirano la patente a causa di una condanna: il Tar gliela restituisce

Secondo il prefetto, un cittadino della provincia di Brindisi condannato per spaccio di droga non disponeva dei "requisiti morali" per possedere il documento di guida

Secondo il prefetto non disponeva dei “requisiti morali” necessari per ottenere la patente C (quella che consente di condurre i mezzi pesanti). Ci ha pensato il Tar di Lecce a restituirgli il documento di guida, con un’ordinanza pubblicata nei giorni scorsi. Protagonista della vicenda è un cittadino residente nella provincia di Brindisi, già condannato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Questi aveva chiesto il rilascio della patente C. La Motorizzazione di Brindisi, seguito l’iter istruttorio, aveva ammesso il candidato alle prove di guida e gli aveva rilasciato l’abilitazione di guida richiesta. A distanza di pochi giorni, però, il cittadino è stato richiamato presso la stessa Motorizzazione Civile. Il motivo? Il ritiro della patente sulla base di un provvedimento emesso dal prefetto di Brindisi, secondo il quale il cittadino non poteva ambire alla guida dei veicoli in ragione della grave condanna per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti che lo vedeva coinvolto.

L’uomo si è quindi rivolto all’avvocato Francesco Fina, che ha adito il Tar Lecce, censurando il provvedimento del prefetto di Brindisi per vizi procedurali e per evidente contraddittorietà, nella parte in cui il ministero dell’Interno non teneva conto del fatto che il ricorrente era già in possesso della patente di guida B e del fatto che la l’abilitazione alla guida di veicoli pesanti avrebbe facilitato il cittadino nel suo percorso di riabilitazione e reinserimento lavorativo.  

Il tribunale amministrativo, con provvedimento dello scorso 26 maggio, presidente Enrico D’Arpe, condividendo le censure formulate dall’avvocato Francesco Fina, ha ritenuto la propria giurisdizione e, sospendendo il provvedimento prefettizio, ha ordinato all’amministrazione di ridare la patente di guida C al cittadino, anche al fine di tutelare la sua posizione lavorativa.

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