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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Introduzione illegale di tartarughe: tentativo sventato nel porto di Brindisi

Il responsabile, cittadino albanese ma dimorante in Italia, è stato, così, deferito alla locale Autorità Giudiziaria, in violazione delle previsioni e limitazioni stabilite dalla normativa CIites

BRINDISI - Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico illegale di specie di animali e vegetali protette, i finanzieri del Gruppo Brindisi, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, hanno individuato un tentativo di introduzione, sul territorio nazionale, di tartarughe, il cui commercio, trattandosi di specie a rischio estinzione, è vietato dalla Convenzione internazionale di Washington (Cites). Il responsabile, cittadino albanese ma dimorante in Italia, è stato deferito alla locale Autorità giudiziaria, in violazione delle previsioni e limitazioni stabilite dalla normativa CIites, che prevede l’irrogazione di rilevanti sanzioni di natura pecuniaria, volte a reprimere l’annoso problema della circolazione di fauna e flora minacciate dall’uomo.

La scoperta è stata fatta durante gli ordinari servizi di controllo operati presso Costa Morena sia nei confronti di veicoli che passeggeri provenienti dall’Albania. Le tartarughe, della specie Testudo Hermanni, erano occultate all’interno di un furgone. Successivamente sono state affidate alle cure degli operatori del Wwf Oasi di Torre Guaceto, al fine di essere rapidamente reimmesse nel loro habitat naturale. 

I controlli doganali posti in essere dai militari del Corpo in attuazione della Convenzione Cites sono finalizzati a contrastare il commercio internazionale illegale della flora e della fauna selvatica e rappresentano un fondamentale presidio a tutela delle specie in via di estinzione, concorrendo alla salvaguardia della biodiversità.

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