"Pressioni su di me, rischio incolumità". Si dimette capo Ufficio tecnico

TORRE SANTA SUSANNA - “Pressioni psicologiche” e pretese di “porre in essere atti illegittimi”. Il funzionario responsabile dell’settore tecnico del Comune di Torre Santa Susanna, Claudio Ferretti, con lettera su carta intestata indirizzata al sindaco, al segretario generale all’assessore all’Urbanistica, all’assessore al Personale, al responsabile del settore personale, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. La lettera è stata protocollata.

“Vista la situazione venutasi a creare presso il servizio Urbanistica – scrive – divenuta ormai insostenibile da parte dello scrivente, viste le continue pressioni psicologiche esercitate da taluni soggetti quali il consigliere comunale Cosimo Sanasi, indirizzate al rilascio di atti e provvedimenti autorizzativi privi di fondamento normativo e legislativo; considerato che sono state poste in essere dagli stessi soggetti attività finalizzate a strumentalizzare la crisi del settore edilizio del nostro paese e quindi nel comune di Torre Santa Susanna, con la posizione assunta dallo scrivente in merito al non rilascio di atti e provvedimenti autorizzativi in palese contrasto con la normativa urbanistica vigente; considerando che medesimi personaggi pretendono che vengano posti in essere atti illegittimi e che la continua pressione esercitata sull’argomento istiga e induce il sottoscritto a commettere reati qualificati come abusi in atti di ufficio; viste le gratuite accuse rivoltemi nell’assemblea pubblica del 28 agosto 2014, dal consigliere comunale, geometra Cosimo Sanasi, il quale ha ribadito che l’applicazione delle leggi e normativa dell’attuale responsabile dell’Utc ha paralizzato il settore edilizio, richiedendo la mia immediata rimozione”.

E ancora “considerata la campagna gratuita d’accuse e provocazioni nei miei confronti attuata da taluni soggetti e in particolare dal consigliere comunale Sanasi che vorrebbero l’ufficio urbanistica accomodante con usi, consuetudini e interpretazioni libertine di leggi e regolamenti tipiche di qualche faccendiere” e non solo “considerato che il clima venutosi a creare lede la mia persona, la mia figura personale e potrebbe pregiudicare la mia incolumità e soprattutto quella della mia famiglia, vista la costante gratuita e ancor più grave campagna di accuse nei miei confronti” si conclude che “si rassegnano le proprie dimissioni immediate e irrevocabili”. Trattasi della rinuncia a un posto di lavoro, va specificato, ché il funzionario non è un politico. Rinuncia a uno stipendio assicurato, che di questi tempi non è roba da nulla.