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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Tre pistoleri nella lite misteriosa

BRINDISI – Tre pistole e due ricercati. Non era da solo Roberto Licci. Il 24enne gambizzato ieri sera nel rione Sant’Elia era in compagnia di un’altra persona, a bordo del suo scooter T- Max di colore nero, quando un individuo, in sella ad un altro scooter ma di colore bianco, ha aperto il fuoco.

BRINDISI – Tre pistole e due ricercati. Non era da solo Roberto Licci. Il 24enne gambizzato ieri sera nel rione Sant’Elia era in compagnia di un’altra persona, a bordo del suo scooter T- Max di colore nero, quando un individuo, in sella ad un altro scooter ma di colore bianco, ha aperto il fuoco con una pistola calibro 7,65 centrandolo al polpaccio sinistro. Licci si trova attualmente piantonato presso la stanza 100 dell’ospedale Perrino, in buone condizioni di salute.

I carabinieri della compagnia di Brindisi lo hanno arrestato per favoreggiamento personale, ricettazione, porto e detenzione abusivo di arma da fuoco tipo guerra. La pistola, una semiautomatica Wilson Combat calibro 45 (completa di 7 colpi nel caricatore) trovatagli addosso, era stata rubata il 18 dicembre del 2011 da un appartamento di Guardamiglio, in provincia di Lodi. Non è chiaro a chi dei tre appartenesse una calibro 6,35 trovata sotto lo scooter della vittima. Non c’è traccia, invece, della 7,65 impugnata dallo sparatore, di cui è stato recuperato solo un bossolo.

Il 24enne, disoccupato, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, se ne andava in giro armato di un autentico “cannone”. Ma è da appurare se il crimine sia riconducibile a un contesto malavitoso o se invece sia solo scaturito da una lite in strada.

Le dinamica dei fatti è ancora in fase di accertamento. Alcuni tasselli, ad ogni modo, cominciano a tornare al loro posto. Licci era alla guida del T- Max. Calzava un casco semi-integrale. Il ragazzo si trovava all’altezza del civico 15 di via Boldini, in una stradina buia che immette in piazza Carrà, quando ha avuto un’accesa discussione con il soggetto in sella allo scooter bianco. Erano circa le 20,30. Non c’era un’anima in giro. Buona parte dei residenti del Sant’Elia erano in centro, per l’ultima giornata dei festeggiamenti dedicati ai santi patroni Teodoro e Lorenzo. Al culmine della diatriba, Licci è stato colpito alla gamba da un proiettile partito dalla calibro 7,65.

I carabinieri del Norm guidati dal tenente Alberto Cavenaghi, impegnati in un servizio di controllo presso le abitazioni di alcuni soggetti agli arresti domiciliari, sono transitati da via Boldini pochissimi istanti dopo la sparatoria. Alla vista della pattuglia, l’uomo alla guida dello scooter bianco si è infilato in una via limitrofa, seminando i militari dopo un breve inseguimento. Ma questi sono tornati sui loro passi e sono riusciti a fermare Licci, mentre il terzo uomo si dileguava a piedi.

Accortisi della ferita alla gamba, i carabinieri hanno perquisito il 24enne, trovandogli la calibro 45 nella cintola. Sotto il T- Max, come detto, è stata rinvenuta una pistola calibro 6,35. Sull’asfalto, è stato trovato il bossolo del proiettile partito dalla 7,65 che ha ferito Licci. Il tutto è stato posto sotto sequestro. Il giovane è giunto in ospedale con un foro di entrata e uno di uscita all’altezza dell’arto ferito. Preso in cura dai medici del reparto di Ortopedia, ne avrà per 20 giorni.

I carabinieri, intanto, sono sulle tracce del responsabile del gesto e dell’individuo che si trovava con Licci.Fino a tarda notte sono stati ascoltati i famigliari della vittima e alcuni residenti di via Boldini. Il ritrovamento della pistola calibro 6,35 potrebbe rivelarsi di importanza decisiva ai fini investigativi.

 

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