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Cronaca Fasano

Tredici immobili confiscati da affittare

FASANO – Un congruo numero di immobili definitivamente confiscati alla criminalità organizzata e trasferiti dalla Prefettura di Brindisi al Comune di Fasano, saranno nelle prossime settimane oggetto di perizie tecniche per poterli immettere sul mercato delle locazioni, previo apposito avviso.

FASANO – Un congruo numero di immobili definitivamente confiscati alla criminalità organizzata e trasferiti dalla Prefettura di Brindisi al Comune di Fasano, saranno nelle prossime settimane oggetto di perizie tecniche per poterli immettere sul mercato delle locazioni, previo apposito avviso. L’amministrazione comunale di Fasano infatti ha deciso di praticare questa strada, per l’utilizzo delle case e della villette confiscate in varie zone del territorio di competenza, piuttosto che affidarli a sua volta ad associazioni o organizzazioni onlus. Le somme ricavate dai fitti saranno destinate comunque a scopi sociali.

La situazione è complessa, si evince da un comunicato dell’amministrazione civica, poiché parte degli immobili è occupata abusivamente, e il Comune non pare aver intenzione di procedere con gli sgomberi prima di aver accertato una serie di situazioni. Gli occupanti dovrebbero avere la possibilità di partecipare al bando, par di capire, previo saldo però di tutti i canoni di affitto arretrati e delle fatture delle forniture di acqua, elettricità e gas. Dopo di che, la corresponsione del canone stabilito in base alla perizia dovrà in ogni modo diventare regolare.

I due tecnici incaricati dal Comune dovranno consegnare all’assessorato competente il lavoro entro la fine di aprile 2014. “Due sono le tipologie di immobili confiscati da periziare: quelli occupati abusivamente e quelli liberi da cose e persone. Tra i primi – spiega nel dettaglio il comunicato - figurano un’abitazione sita in contrada Martucci (con annesso box), un monolocale ubicato a Fasano, un’abitazione sita a Fasano ed altre tre abitazioni ubicate a Savelletri, a Canale di Pirro e a Torre Canne. Tra gli immobili liberi da cose e persone, invece, figurano una villa ubicata a Savelletri, un locale-deposito ubicato sempre a Savelletri, e cinque abitazioni, di cui tre ubicate a Torre Canne, una a Savelletri ed un’altra a Fasano. Tredici unità immobiliari in tutto, un rilevante patrimonio.

Si dovrà periziare lo stato degli immobili attraverso appositi sopralluoghi per “farne una stima in termine di valore quantitativo”. Poi si dovranno effettuare rilievi planimetrici per verificare la corrispondenza dell’immobile alla situazione catastale (per individuare eventuali abusi edilizi); si dovranno quantificare i lavori di manutenzione straordinaria eventualmente occorrenti per garantire l’agibilità degli immobili stessi; “si dovranno verificare la posizione amministrativa delle volture e trascrizioni presso l’Agenzia del Territorio e, per quel che riguarda gli immobili occupati abusivamente (nonostante le ordinanze di sgombero già emesse nei mesi scorsi), verificare presso le società erogatrici di servizi pubblici (Enel, Aqp, Ses Reti, ecc.) la quantificazione di canoni eventualmente insoluti e la posizione amministrativa di eventuali condomini e quantificazione di insolute quote condominiali. Per questi immobili ancora occupati, si dovrà anche quantificare gli oneri da richiedere agli occupanti abusivi a titolo di canoni di locazione arretrati”.

Atto conclusivo, entro la fine di maggio, l’emissione di un avviso “per concedere in fitto gli immobili ed attuare, così, quanto autorizzato dall’Agenzia Nazionale Beni Confiscati e Sequestrati, ossia di destinare i proventi rivenienti dagli affitti a finalità sociali”.

 

 

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