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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Erchie

Megatruffa all'Inps con false giornate

ERCHIE – Truffa da tre milioni e mezzo di euro alla previdenza agricola. E' una vecchia e sperimentata formula di "caporalato finanziario" quella di affittare fittiziamente terreni che in realtà non saranno mai lavorati, solo per giustificare il numero delle unità lavorative ingaggiate. Il truffatore di turno ci guadagna perchè quei braccianti in realtà vanno a lavorare in nero altrove, e chi l'impiega realmente paga il fornitore della mano d'opera, che intasca sempre in nero. Loro, i lavoratori, ci guadagnano i contributi che comunque l'Inps iscrive. Alla fine il caporale-truffatore-finto imprenditore agricolo chiude baracca e lascia un grosso debito contributivo. Qualche volta almeno una o due delle parti della triangolazione ci lasciano le penne.

ERCHIE – Truffa da tre milioni e mezzo di euro alla previdenza agricola. E' una vecchia e sperimentata formula di "caporalato finanziario" quella di affittare fittiziamente terreni che in realtà non saranno mai lavorati, solo per giustificare il numero delle unità lavorative ingaggiate. Il truffatore di turno ci guadagna perchè quei braccianti in realtà vanno a lavorare in nero altrove, e chi l'impiega realmente paga il fornitore della mano d'opera, che intasca sempre in nero. Loro, i lavoratori, ci guadagnano i contributi che comunque l'Inps iscrive. Alla fine il caporale-truffatore-finto imprenditore agricolo chiude baracca e lascia un grosso debito contributivo. Qualche volta almeno una o due delle parti della triangolazione ci lasciano le penne.

Come è accaduto nel caso di 67 braccianti agricoli irregolarmente assunti, per lavorare per conto di un’azienda agricola che affittava con contratti falsi terreni. E’ durato circa un anno il lavoro di verifica dei militari della compagnia della Guardia di finanza di Francavilla Fontana che ha messo fine al giochetto organizzato da una impresa di Erchie condotta da un settantenne del posto. Falsi contratti di affitto di terreni – hanno scoperto i militari guidati dal capitano Antonio Triggiani – su cui far lavorare falsamente 67 braccianti agricoli. L’imprenditore non era estraneo a questo tipo di raggiri in danno dello Stato e dell’Inps.

Nel periodo compreso tra gli anni 2007 e 2009, l’imprenditore aveva omesso di dichiarare elementi ricavi per oltre 30mila euro ed evaso l’Iva per oltre 70mila euro. Il titolare della ditta, già debitore nei confronti dell’Inps per circa 3 milioni e mezzo di euro di contributi previdenziali, è stato denunciato per occultamento o distruzione di scritture contabili, falsità materiale commessa da privato e truffa ai danni dello Stato. Da ricordare che negli anni Ottanta e Novanta è stato accertato con apposite indagini della procura di Brindisi che dietro operazioni di questo tipo c'era anche la Scu, che prendeva una fetta della torta.

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