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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Un anno di carcere al marito violento brindisino bloccato dalla polizia

BRINDISI – Un anno di reclusione per Alessandro Liardo, 35 anni, brindisino, arrestato per maltrattamenti e violenza in famiglia e lesioni personali alla moglie. E per ora resta in carcere. Il giudice deciderà entro domani sulla richiesta del difensore Giampiero Iaia di concedergli quanto meno gli arresti domiciliari. Impresa ardua da parte dell’avvocato Iaia nel cercare di limitare i danni. I reati contestati a Liardo sono gravi e il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni. Iaia, dal canto suo, aveva puntato sul minimo della pena e infatti l’ha ottenuta. Ora sta cercando di fargli lasciare il carcere.

BRINDISI –  Un anno di reclusione per Alessandro Liardo, 35 anni, brindisino, arrestato per maltrattamenti e violenza in famiglia e lesioni personali alla moglie. E per ora resta in carcere. Il giudice deciderà entro domani sulla richiesta del difensore Giampiero Iaia di concedergli quanto meno gli arresti domiciliari. Impresa ardua da parte dell’avvocato Iaia nel cercare di limitare i danni. I reati contestati a Liardo sono gravi e il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni. Iaia, dal canto suo, aveva puntato sul minimo della pena e infatti l’ha ottenuta. Ora sta cercando di fargli lasciare il carcere.

Liardo era stato arrestato alcuni giorni fa. Al 113 era arrivata una telefonata anonima. Una donna chiedeva aiuto. Dove e perché non fu detto, dato la donna dopo aver pronunciato la parola “aiutatemi”, aveva chiuso la comunicazione. Gli agenti riuscirono a individuare il punto dal quale era partita la telefonata: via Mecenate, al rione Commenda. Due pattuglie giunsero sul posto e individuarono immediatamente l’abitazione. Le grida si sentivano dalla strada. Sfondarono la porta e irruppero proprio mentre Liardo colpiva al volto la moglie, sotto gli occhi dei due figli che gridavano e piangevano.

Era ubriaco. Si scagliò contro i poliziotti, Fu ammanettato e portato in carcere, mentre la moglie fu condotta al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino dove le furono diagnosticate varie escoriazioni ed ecchimosi e la rottura di un timpano. Stando agli accertamenti svolti dai poliziotti, l’uomo, che è noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio, non era la prima volta che picchiava la moglie.

Piero Argentiero

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