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Cronaca Torchiarolo

Usura, presi con le mani nel sacco

TORCHIAROLO – Dovranno rispondere di estorsione e usura in concorso, Saverio Renna e Daniele Pellegrino, i due 44enni arrestati nella tarda serata di ieri a Torchiarolo mentre ricevevano la somma contante di 250 euro da un 35enne di Strudà, frazione di Vernole, nel Leccese.

TORCHIAROLO – Dovranno rispondere di estorsione e usura in concorso, Saverio Renna e Daniele Pellegrino, i due 44enni arrestati nella tarda serata di ieri a Torchiarolo mentre ricevevano la somma contante di 250 euro da un 35enne di Strudà, frazione di Vernole, nel Leccese. A stringere le manette ai polsi i carabinieri della stazione di Torchiarolo insieme ai colleghi del Norm di Brindisi e di Lecce, dopo un'accurata attività investigativa a carico dei due indagati.

Renna è un insegnante di tecniche di laboratorio in un istituto superiore di Brindisi, vive a Torchiarolo, un piccolo comune al confine tra i territori di Lecce e Brindisi, incensurato. Pellegrino è un pizzaiolo di Merine, frazione di Lizzanello, Lecce, volto già noto alle forze dell'ordine.

La denuncia che ha permesso di avviare le indagini per incastrare i due è stata formalizzata a fine aprile scorso quando il 35enne di Lecce, cameriere precario, si è rivolto ai carabinieri per cercare di porre fine a una situazione che lo stava gettando nella disperazione. L'uomo ad agosto scorso aveva chiesto un prestito di 500 euro a Pellegrino. Da quanto hanno accertato i carabinieri, i soldi erano arrivati dal professore di Torchiarolo. Il debito, però, doveva essere restituito con tassi di interesse altissimi tanto che nel giro di pochi mesi si è triplicato.

Soldi che il cameriere non aveva e che gli avevano procurato minacce e aggressioni varie da parte dei due creditori. Era anche stato costretto a firmare assegni senza beneficiario. Nella serata di ieri l'incubo per questa ennesima vittima dell'usura è finito. I militari hanno arrestato i due usurai in flagranza di reato, sono entrati in azione mentre il debitore consegnava 250 euro ai due.

I militari hanno poi eseguito perquisizioni personali e presso l’abitazione di Renna trovando assegni bancari firmati dalla vittima e ceduti a garanzia e tutta la documentazione comprovante l’attività illecita, oltre che circa tremila euro in contanti. Sequestrata, inoltre, anche l'auto di Renna, utilizzata per la commissione del reato. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Lecce.

 

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