rotate-mobile
Economia

Aeroporti: Brindisi inverte trend a dicembre

BARI - Nel 2013 i due scali aerei regionali in recupero rispetto al dato della flessione dei primi mesi, dovuto al calo dei voli nazionali, crescono invece nei collegamenti internazionali, e Brindisi in assoluto inverte la tendenza a dicembre con un +1,8 per cento.

BARI - Nel 2013 i due scali aerei regionali in recupero rispetto al dato della flessione dei primi mesi, dovuto al calo dei voli nazionali, crescono invece nei collegamenti internazionali, e Brindisi in assoluto inverte la tendenza a dicembre con un +1,8 per cento. Nel dettaglio, fa sapere Aeroporti di Puglia, per gli aeroporti di Bari e Brindisi il 2013 si è chiuso all’insegna di un progressivo e costante recupero rispetto a quello che era il dato di inizio anno (-12,2%), le cui negative avvisaglie, peraltro, si erano già manifestate negli ultimi mesi del 2012. Il totale complessivo dei due aeroporti, infatti, è stato di 5.582.696 passeggeri, ossia il 4,7 % in meno rispetto al dato 2012, anno in cui i passeggeri erano stati 5.860.500.

Giuseppe Acierno, amministratore unico di Aeroporti di Puglia, nel rimarcare la progressiva ripresa del traffico, che colloca comunque gli scali pugliesi tra quelli che meglio hanno fronteggiato un anno non facile per il trasporto aereo nel nostro Paese, ha sottolineato come il 2013 sia stato un anno importante per l’aeroportualità pugliese, non solo per la tenuta del traffico, ma anche in termini di potenziamento delle infrastrutture, dell’intermodalità e della valorizzazione in campo industriale dell’aeroporto di Grottaglie.

“Pur nella difficoltà del momento – dice Giuseppe Acierno - Aeroporti di Puglia, ha dato prova di una grande capacità di reazione, continuando a generare valore e adattando il proprio modello di business ai grandi cambiamenti che stanno interessando il trasporto aereo. Guardiamo con ottimismo al nuovo anno, nella consapevolezza delle grandi sfide che ci attendono, ma fiduciosi che nel 2014 possa realizzarsi una generale ripresa del traffico, i cui primi segnali sono rappresentati dal dato di dicembre 2013 che, per la prima volta nel corso dell’anno, ha fatto segnare una crescita dell’1,8 % su Brindisi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.”

L’analisi corretta e puntuale del dato 2013 deve tenere conto di una serie di fattori - da inquadrare peraltro in un generalizzato contesto di congiuntura negativa per il trasporto aereo - che hanno fortemente condizionato lo sviluppo del traffico degli scali pugliesi. Si consideri, in particolare, la forte contrazione del traffico di linea nazionale che nell’anno appena concluso ha fatto registrare un calo dell’8 % su Bari e del 6,5 % su Brindisi.

A ciò si aggiungono ulteriori elementi di valutazione: è il caso, ad esempio, dell’aeroporto di Bari che ha visto una notevole riduzione (-39 %) del traffico charter, dovuta sia alla delicata situazione socio politica attraversata da alcuni Paesi del Nord Africa, Egitto su tutti, sia all’annullamento della programmazione dei voli operati per conto di alcune compagnie di crociera che nell’anno precedente avevano trasportato in Puglia, per il successivo imbarco, migliaia di passeggeri.

A controbilanciare il tutto, l’incremento del traffico internazionale ( +10,5 % su Bari e + 2 % su Brindisi): un segmento, questo, i cui picchi di crescita non hanno interessato la sola stagione estiva, ma si sono distribuiti su larga parte dell’anno a dimostrazione della migliorata attrattività turistica della nostra regione e del consolidamento del processo di destagionalizzazione su cui occorre puntare con maggior decisione di qui ai prossimi anni.

In particolare nel 2013 il Karol Wojtyla di Bari ha registrato, tra arrivi e partenze, 3.593.200 passeggeri (di cui 2.512.358 di linea nazionale), in flessione del 4,5 % rispetto ai 3.765.181 passeggeri del 2012. Particolarmente significativa la crescita dei passeggeri di linea internazionale che nell’anno appena concluso è stata del 10,5 % (1.001.707 passeggeri nel 2013 a fronte dei 905.799 dell’anno precedente). Per quanto riguarda la ripartizione del traffico per mercati esteri collegati con voli di linea per Bari, la Germania (33%) si conferma al primo posto, seguita da Regno Unito e Francia.

Anche per l’Aeroporto del Salento di Brindisi il dato del 2013 segna una flessione( -5 %), rispetto al dato 2012, che risente del calo (-6,5 %) dei passeggeri di linea nazionale (1.751.472 nel 2012, 1.637.645 nel 2013) a cui però fa da contraltare la crescita del traffico internazionale, sia di linea (329.635 passeggeri, +2 %) che charter( 18.968 passeggeri, pari al +12 %) rispetto all’anno precedente.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aeroporti: Brindisi inverte trend a dicembre

BrindisiReport è in caricamento