rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Carburante usi irrigui, altri sgravi

BARI - Pubblicata all’albo istituito presso il Servizio Alimentazione della Regione Puglia, la determinazione dirigenziale che concede, a causa del lungo periodo di siccità, la maggiorazione dell’agevolazione fiscale per il carburante ad accisa agevolata utilizzato a fini irrigui. “Abbiamo accolto – ha dichiarato l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - le allarmate sollecitazioni di tutte le organizzazioni professionali agricole che hanno lamentato le gravi carenze idriche conseguenti al lungo periodo di siccità nel territorio pugliese ed hanno richiesto un’assegnazione straordinaria di carburante agevolato dovuta a fatti climatici eccezionali per l’anno 2012”.

BARI - Pubblicata all’albo istituito presso il Servizio Alimentazione della Regione Puglia, la determinazione dirigenziale che concede, a causa del lungo periodo di siccità, la maggiorazione dell’agevolazione fiscale per il carburante ad accisa agevolata utilizzato a fini  irrigui.  “Abbiamo accolto – ha dichiarato l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno -  le allarmate sollecitazioni di tutte le organizzazioni professionali agricole che  hanno lamentato le gravi carenze idriche conseguenti al lungo periodo di siccità nel territorio pugliese ed hanno richiesto un’assegnazione straordinaria di carburante agevolato dovuta a fatti climatici eccezionali per l’anno 2012”.

“Le relazioni degli Ispettorati Provinciali dell’Agricoltura – ha aggiunto Stefàno – hanno evidenziato come le altissime temperature verificatesi soprattutto nel periodo di  luglio e di agosto, hanno costretto gli agricoltori ad un forzato ed aumentato consumo di carburante  per l’irrigazione di tutte le colture al fine di tentare di limitare i danni sia alle piante che ai frutti pendenti".

“Si è reso, quindi, necessario e urgente – ha concluso Stefàno – adottare questo provvedimento  per attenuare lo stato di prostrazione degli agricoltori pugliesi, peraltro già provati dagli effetti della perdurante crisi economica. Un provvedimento che accompagna la dichiarazione dello stato di crisi decisa nella giunta regionale del 7 settembre scorso e già inoltrata al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per attivare ogni utile intervento sia in ordine all’applicazione delle normative nazionali e comunitarie vigenti sia per individuare e adottare anche misure straordinarie, commensurate alla gravità delle avversità climatiche.”.

La determinazione dirigenziale:  “Si concede alle aziende agricole del territorio pugliese  che ne faranno richiesta e che hanno già ottenuto la concessione del beneficio per l’irrigazione con l’originaria istanza “ Modello Unico per l’anno 2012” e per le medesime particelle, la maggiorazione del 50% dell’accredito d’imposta per il tramite del carburante ad accisa agevolata come riportato nella tabella 1 allegata al D.M. 26 febbraio 2002  limitatamente alle colture irrigue. Si stabilisce che l’emungimento di acqua dai pozzi dovrà avvenire nel rispetto delle norme vigenti ivi comprese le relative autorizzazioni di legge.

Si specifica che nessuna maggiorazione potrà essere concessa per le aziende servite da comprensori irrigui pubblici o privati né per il sollevamento di acqua con l’utilizzo di gruppi elettrogeni per i quali il D.M. 454/2001 vieta la concessione del beneficio medesimo. Si sottolinea che in presenza di aziende agricole servite da comprensori irrigui pubblici o privati il beneficio per l’irrigazione potrà essere concesso esclusivamente alle superfici per le quali, con apposita dichiarazione scritta del rappresentante legale del comprensorio irriguo medesimo fornitore dell’acqua per irrigazione, venga dichiarata la fornitura di acqua al punto di presa con pressione non idonea a servire l’impianto irriguo in questione.

In tale ultima evenienza il beneficio concedibile sarà limitato alla spinta dal punto di presa collettivo all’impianto di irrigazione singolo con pompe alimentate a gasolio ed in dotazione all’azienda richiedente. Il beneficio potrà essere concesso altresì a quelle aziende che avevano originariamente dichiarato di essere titolari di pozzo di falda debitamente autorizzato e che all’atto della richiesta avevano optato per il prelievo di acqua da pozzi comprensori irrigui pubblici o privati, qualora l’Ente consortile abbia dichiarato di non essere più nella possibilità di continuare nella fornitura di acqua per uso irriguo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carburante usi irrigui, altri sgravi

BrindisiReport è in caricamento