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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Gilberto Benetton tre giorni a Brindisi

BRINDISI – Ha trascorso tre giorni a Brindisi nella privacy più assoluta, ha pranzato e cenato nei ristoranti della città (Penny, Pantagruele), è andato in spiaggia a Torre Guaceto ma anche a Booba Beach, a un tiro di schioppo da Punta Penne. Ha visitato chiese, museo e altri siti storici della città. Che idea se ne sia fatto non sappiamo, ma bisogna considerare che si era fermato solo per fare cambusa e carburante, e che Brindisi doveva essere solo una tappa logistica, mentre una sosta più lunga era prevista a Bari.

BRINDISI – Ha trascorso tre giorni a Brindisi nella privacy più assoluta, ha pranzato e cenato nei ristoranti della città (Penny, Pantagruele), è andato in spiaggia a Torre Guaceto ma anche a Booba Beach, a un tiro di schioppo da Punta Penne. Ha visitato chiese, museo e altri siti storici della città. Che idea se ne sia fatto non sappiamo, ma bisogna considerare che si era fermato solo per fare cambusa e carburante, e che Brindisi doveva essere solo una tappa logistica, mentre una sosta più lunga era prevista a Bari.

Invece Gilberto Benetton, assieme alla sua famiglia, ad un manager del gruppo e ad altri ospiti ha tenuto all’ormeggio il suo yacht Nanook dal 18 al 21 agosto, cioè oggi, alla banchina ex Carbonifera nel Seno di Levante del porto, e ne ha fatto la base per conoscere meglio questo francobollo sulla mappa dell’Italia in cui probabilmente non si era mai fermato. Non è sceso qui per andare a Lecce, come accade per tanti passeggeri delle navi da crociera, ma per restare a Brindisi e dintorni. Stamani la barca è partita con destinazione Corfù per proseguire un viaggio iniziato da Venezia.

Insomma, qualche carta da giocare ce l’abbiamo ancora, se i danni non diventano irreparabili. Il giudizio di molti conoscitori di porti di mezzo mondo, come i giornalisti specializzati che arrivarono a Brindisi per il Campionato mondiale Orc di vela d’altura del 2009, fu che il porto interno era “naturalmente” un ottima location per il diporto, lo yachting e le navi da crociera di piccolo e medio tonnellaggio, quelle per clienti più facoltosi. Ma qui lo yachting ha ricevuto solo incomprensibili “punizioni” dopo essere arrivato, in Adriatico, ad un livello secondo solo a quello di Venezia.

Nanook è stato assistito in questi giorni di permanenza a Brindisi dall’agenzia marittima Albatros di Franco Aversa. Che domani aspetta sempre alla banchina carbonifera la fascinosa Sea Cloud II, uno yacht a vela d’epoca trasformato in una nave da crociera con poche ma lussuose cabine per un contatto col mare davvero indimenticabile. La nave torna dopo tre anni di assenza. Si spera sia un buon segnale. Insomma, gli agenti marittimi brindisini non sono proprio da buttar via, malgrado alcune interpretazioni ed ordinanze di cui ci si atende la revoca.

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