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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Vertenza Basell e incognite su post carbone: Filctem Cgil incontra il prefetto

Il sindacato denuncia "assoluta incertezza governativa, anche, in campo energetico"

BRINDISI - Il futuro del sito di Cerano dopo la dismissione della centrale a Carbone. La vertenza Basell è più in generale le prospettive della chimica di base. Questi i temi affrontati nel corso di un incontro fra il prefetto di Brindisi e il sindacato Filctem Cgil di Brindisi. 

La Filctem parla di “assoluta incertezza governativa, anche, in campo energetico”,a proposito del così detto “decreto di massimizzazione che sanciva le modalità di funzionamento delle Centrali Termoelettriche a Carbone Italiane, emesso dal Governo Draghi, prorogato dall’attuale esecutivo e scaduto il 30 settembre 2023, ha provocato la fermata contemporanea di tutti e 3 i Gruppi di produzione della Centrale di Cerano”. 

“Solo la programmata manutenzione degli impianti  - si legge in una nota a firma del segretario generale della Filctem, Antonio Frattini - assicura oggi attività lavorative,  dal prossimo mese, conclusi in previsti interventi, non vi è alcuna certezza di ripresa produttiva”.
 
“L’incertezza sulle politiche industriali cresce - afferma Frattini - se si considera la riprogrammazione dei fondi previsti dal Pnrr, per i quali erano in atto attività progettuali e che il governo rischia di spostare in altri settori. Ulteriore incertezza sulla conferma degli investimenti previsti da Enel, tra questi i nuovi impianti a ciclo combinato a gas previsti a Brindisi, per i quali bocciato il ricorso delle associazioni ambientaliste al Tar del Lazio, oggi possono passare alla fase di cantierizzazione nel perimetro della Centrale di Cerano, Enel deve confermare questo importante investimento industriale nel nuovo Piano Industriale che sta predisponendo per fine anno”. 

“Dal governo – prosegue Frattini - ci aspettiamo un confronto con Terna, che dovrebbe completare le aste del Capacity Market, con una nuova asta per il Polo Elettrico di Brindisi, oltre che attuare nuove connessioni con i paesi esteri, raddoppio dell’interconnessione Galatina Grecia per portare in Italia energia prodotta all’estereo. Le attività di produzione devono essere garantire in Italia per favorire lo sviluppo industriale del Paese evitando ulteriori pericolose dipendenze da paesi esteri, così come già avvenuto con il gas”. 
 
“Con l’occasione, dopo queste brevi considerazioni, sono stati ufficialmente consegnati a sua eccellenza il prefetto – conclude Frattini - due documenti sindacali unitari, redatti dalla Filctem e dalle altre organizzazioni sindacali confederali di categoria, il primo del Comparto Elettrico su Enel, il secondo del Comparto Chimico sui futuri investimenti di Edison”. 
 

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