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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

La Finanza all'Autorità portuale

BRINDISI – Nuova tappa delle indagini sull’appalto della nuova stazione marittima a Punta delle Terrare, lavori aggiudicati a suo tempo dall’Autorità portuale ad un’Ati composta Coveco Scpa di Marghera (capogruppo) e Igeco Spa di Roma, società quest’ultima anche socio di maggioranza nel Marina di Brindisi e titolare di un altro importante appalto sempre nel porto, la infrastrutturazione della nuova maxi-banchina di Costa Morena Est. Questa mattina gli investigatori della polizia tributaria si sono recati negli uffici dell’Authority per acquisire la documentazione dell’opera. La Guardia di Finanza si è trattenuta sino al primo pomeriggio e non è escluso che faccia ritorno anche domani alla ex stazione marittima.

BRINDISI – Nuova tappa delle indagini sull’appalto della nuova stazione marittima a Punta delle Terrare, lavori aggiudicati a suo tempo dall’Autorità portuale ad un’Ati composta Coveco Scpa di Marghera (capogruppo) e Igeco Spa di Roma, società quest’ultima anche socio di maggioranza nel Marina di Brindisi e titolare di un altro importante appalto sempre nel porto, la infrastrutturazione della nuova maxi-banchina di Costa Morena Est. Questa mattina gli investigatori della polizia tributaria si sono recati negli uffici dell’Authority per acquisire la documentazione dell’opera. La Guardia di Finanza si è trattenuta sino al primo pomeriggio e non è escluso che faccia ritorno anche domani alla ex stazione marittima.

La prima tappa era stata presso il Comune di Brindisi alcune settimane fa, per la parte delle autorizzazioni di competenza dell’amministrazione civica. Attualmente l’opera, battezzata “le Vele” dagli addetti ai lavori, è nella fase iniziale di cantierizzazione, dopo alcuni ostacoli anche di compatibilità con il cono di atterraggio degli aerei che hanno richiesto modifiche nelle sovrastrutture. Non è escluso che la polizia tributaria stia anche esaminando i documenti relativi alla progettazione dell’opera, ritenuta dall’Ordine degli Architetti di Brindisi non conforme alle procedure (affidamento fiduciario invece di bando), ma poi uscita indenne da un’istruttoria avviata e condotta dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp), cui lo stesso ordine professionale autore dei rilievi non si era costituito.

Progettazione e appalto della nuova stazione marittima a Costa Morena Ovest – Punta delle Terrare è sono stati gestiti dalla gestione di Giuseppe Giurgola dell’ente portuale brindisino, quindi prima ancora del breve intermezzo Haralambidis (nomina sub judice, come è noto). Stamani all’arrivo degli investigatori della Finanza era presente il commissario nominato dal ministro Corrado Passera per reggere l’Autorità portuale brindisina sino a quando lo stesso ministro non deciderà di procedere con una nuova nomina, pur nelle more dell’iter del ricorso al Consiglio di Stato dello stesso presidente del quale il Tar di Lecce ha dichiarato illegittima la designazione, o nell’attesa degli esiti della giustizia amministrativa.

L’ammiraglio Ferdinando Lolli, che della questione “Le Vele” sta approfondendo gli aspetti essendo egli in carica da brevissimo tempo, ha offerto alla Guardia di Finanza la massima collaborazione. La nuova stazione marittima è stata contestata per ciò che concerne la gara d’appalto da alcune delle altre imprese partecipanti sia davanti al Tar, che con un esposto alla magistratura (non si può escludere che sia stato questo a innescare le indagini), mentre lo è stata e lo è per la sua ubicazione, di fatto non corrispondente al nuovo terminal per traghetti e navi ro-ro progettato a S.Apollinare.

Purtroppo le modifiche apportate al progetto dei nuovi accosti sempre nel corso della gestione Giurgola ne hanno provocato un ulteriore grave ritardo nell’iter (ora è fermo presso l’apposita commissione del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici), e in ultimo anche la perdita del finanziamento Cipe di circa 50 milioni di euro. Questa è la situazione delle nuove infrastrutture destinate ai traffici commerciali e passeggeri a Brindisi. Va detto che ognuna di queste operazioni è stata votata in Comitato portuale, giusto per la storia e la verità dei fatti che è sempre bene ricordare in tempi di rampantismo dalla memoria corta.

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