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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Marinò detta la linea degli industriali

BRINDISI - Come ormai accade da molti anni, anche ieri il presidente di Confindustria ieri è stato rieletto per acclamazione: tutti a favore di Pino Marinò, nessun contrario. L'amministratore della Leucci rimarrà in carica per altri tre anni. «Si potrebbe parlare di maggioranza bulgara, oppure di un segno di maturità del sistema imprenditoriale brindisino, che dà un segnale di unitarietà. Un fatto positivo, soprattutto in un periodo di recessione. L'aggregazione dà più forza e aiuta a superare i problemi».

BRINDISI - Come ormai accade da molti anni, anche ieri il presidente di Confindustria ieri è stato rieletto per acclamazione: tutti a favore di Pino Marinò, nessun contrario. L'amministratore della Leucci rimarrà in carica per altri tre anni. «Si potrebbe parlare di maggioranza bulgara, oppure di un segno di maturità del sistema imprenditoriale brindisino, che dà un segnale di unitarietà. Un fatto positivo, soprattutto in un periodo di recessione. L'aggregazione dà più forza e aiuta a superare i problemi».

Nelle sue linee programmatiche per il prossimo triennio, c'è spazio per il rafforzamento della struttura organizzativa dell'associazione (una nuova area dedicata ad Ambiente e sicurezza, più servizi mirati all'internazionalizzazione, maggiore assistenza in tema di incentivi e finanziamenti alle aziende). Il presidente, però, pensa anche ad un più intenso rapporto con la scuola: «Voglio implementare l'attività di cooperazione e integrazione con gli istituti, organizzando incontri di orientamento per gli studenti delle quinte classi, visite presso le realtà produttive, incontri su temi di attualità socio-economica, seminari di inserimento nel mondo del lavoro. Insomma, devono essere incrementate le iniziative tese a diffondere tra i giovani la cultura d'impresa e a smontare il messaggio negativo secondo cui "l'imprenditore inquina, sfrutta ed evade”».

Ma la battaglia più importante sarà ancora quella per le bonifiche: «Dobbiamo ottenere in tempi rapidi dal ministero dell'Ambiente la riperimetrazione dell'area Sin e liberarci finalmente da vincoli insopportabili che bloccano o ritardano in misura assurda qualsiasi investimento nella zona industriale di Brindisi. È già avvenuto in Friuli per la Laguna di Grado e Marano, non vedo perché non dovrebbe accadere qui».

Nel programma del riconfermato presidente ci sono anche la Cittadella della ricerca («deve essere valorizzata e riconosciuta come parco scientifico, diventando un importante fattore di attrattività del territorio»), l'aeroporto («restiamo vigili e proattivi affinché continui a crescere, perché ciò rende le nostre aziende più competitive»), il porto («da quando abbiamo l'Autorità portuale i risultati sono insoddisfacenti»), ambiente e lavoro: «Abbiamo il dovere di rimarcare il percorso virtuoso che il sistema industriale brindisino ha compiuto in questa specifica area di interesse. Facciamo in modo che a parlare di noi non siano sempre e solo gli altri».

Quanto alla recessione e alla giusta ricetta per uscirne, Marinò un suggerimento ce l'avrebbe. «Spero che il prossimo governo tenga in grande considerazione il primo comma dell'articolo 41 della Costituzione italiana, che "riconosce la libertà dell'iniziativa economica privata” e quindi il diritto di diventare imprenditore».

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