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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Rebus discarica: chi paga

BRINDISI - La partita che si sta giocando intorno ai rifiuti di Brindisi ha per attori protagonisti la Provincia, la Nubile srl ed il Comune. E poi c'è la Daneco Impianti srl di Milano nel ruolo di attore non protagonista. L'amministrazione provinciale chiede alla ditta amministrata da Luca Screti il rispetto dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione nel 2008, e cioé che sia effettuata una polizza fideiussoria per complessivi 22 milioni di euro, che metta al riparo da eventuali danni ambientali derivanti dalla gestione della discarica di contrada Autigno, quella che raccoglie tutti i rifiuti del capoluogo. Una somma errata, secondo la Nubile, che reclama un super-sconto. Il Comune, che il 20 luglio scorso, ha concesso alla Nubile la discarica per 15 anni e 176 milioni di euro, per ora resta a guardare. Anche la Daneco Impianti resta defilata, ma è solo grazie all'azienda lombarda che la Nubile si è aggiudicata l'appalto.

BRINDISI - La partita che si sta giocando intorno ai rifiuti di Brindisi ha per attori protagonisti la Provincia, la Nubile srl ed il Comune. E poi c'è la Daneco Impianti srl di Milano nel ruolo di attore non protagonista. L'amministrazione provinciale chiede alla ditta amministrata da Luca Screti il rispetto dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione nel 2008, e cioé che sia effettuata una polizza fideiussoria per complessivi 22 milioni di euro, che metta al riparo da eventuali danni ambientali derivanti dalla gestione della discarica di contrada Autigno, quella che raccoglie tutti i rifiuti del capoluogo. Una somma errata, secondo la Nubile, che reclama un super-sconto. Il Comune, che il 20 luglio scorso, ha concesso alla Nubile la discarica per 15 anni e 176 milioni di euro, per ora resta a guardare. Anche la Daneco Impianti resta defilata, ma è solo grazie all'azienda lombarda che la Nubile si è aggiudicata l'appalto.

Nella gara indetta dal Comune, infatti, era richiesto un fatturato di 40 milioni di euro (20 dei quali derivanti da servizi di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti) nel triennio 2008/2010. La Nubile non aveva quel fatturato, e così si è avvalsa dell'avvalimento, una clausola che consente di "sfruttare” fatturati di imprese amiche per accaparrarsi le gare. L'azienda brindisina ha chiesto aiuto alla Daneco Impianti srl, che in città, almeno fino a luglio 2012, nessuno conosceva. Si tratta di una potenza del settore: appartiene al gruppo Unendo, ha discariche costruite o in gestione in mezza Italia ed un fatturato che nel 2011 ha raggiunto i 136 milioni di euro. L'azienda (www.danecoimpianti.it) è controllata dal napoletano Francesco Colucci, ma la sede legale è situata nel capoluogo lombardo. Operando nel settore rifiuti, non poteva mancare qualche inchiesta giudiziaria (per chi ha del tempo: https://www.informarexresistere.fr/2011/07/17/la-borghesia-dei-rifiuti-la-daneco-i-fratelli-colucci-le-loro-mani-sul-paese/#axzz2DmaPyteP) cui però almeno finora non ha fatto seguito alcuna condanna. Ma non è questo che interessa in questa sede.

Ciò che qui interessa, infatti, è capire a chi tocca farsi carico della polizza fideiussoria che il settore Ecologia della Provincia ha chiesto di sottoscrivere nel rispetto dell'Aia. Senza tali garanzie, che per la Regione ammonterebbero a 22 milioni di euro la Provincia minaccia la revoca dell'autorizzazione all'uso della discarica. E ciò significherebbe l'emergenza rifiuti, come già accaduto in passato a Napoli. La risposta dell'amministratore unico della Nubile, Luca Screti, alla Provincia, è stata chiarissima: «Il calcolo per la determinazione delle garanzie, così come da regolamento regionale, è da riferirsi esclusivamente ai lotti 1 e 2 della discarica (poiché i lotti 3 e 4 sono già esauriti) gestiti dalla nostra azienda. La scrivente ha inoltre un contratto di concessione per la gestione della discarica, e non per la post-gestione, né per la sistemazione finale». Alla luce di queste precisazioni, la Nubile attende dalla Regione il nuovo calcolo delle garanzie finanziarie che, «grazie all’ottenimento della certificazione Uni En Iso 14001, dovranno essere ridotte del 40%, come prevede proprio il regolamento regionale». Secondo Screti, però, «senza la nuova Aia non si potrà richiedere l’emissione delle garanzie in oggetto».

La Provincia ha ora quattro modi per procedere: 1) girare la frittata alla Regione; 2) insistere con la Nubile; 3) in caso di opposizione di quest'ultima, obbligare la Daneco Impianti a pagare la fideiussione. In ultima analisi ci sarebbe il blocco della discarica. Cioè il caos.

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