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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

"Lavoro a intermittenza fra molo e centrale Enel": scioperano i lavoratori della Sir

Sciopero proclamato per mercoledì 18 ottobre, dalle ore 9 alle 12, dal sindacato Cobas. Contestualmente si svolgerà un sit in davanti alla prefettura

BRINDISI - Il sindacato Cobas di Brindisi ha proclamato lo sciopero dei lavoratori della Sir, ditta che effettua il servizio di movimentazione merci presso la centrale Enel di Cerano e sulle banchine del molo Enel, a Costa Morena Est. I lavoratori incroceranno le braccia dalle ore 9 alle 12 di mercoledì 18 ottobre, quando si svolgerà un sit in piazza Santa Teresa, davanti alla prefettura. Il sindacato ha inoltre chiesto un incontro al prefetto di Brindisi, Michela La Iacona, per “rappresentare - si legge in una nota a firma del segretario provinciale del Cobas, Roberto Aprile - la difficile situazione che si sta vivendo nella Centrale Enel di Cerano".

“Il lavoro è diventato ormai intermittente", afferma Aprile". “Il sindacato Cobas  - afferma ancora il sindacalista - lotta da anni perché si realizzino alternative occupazionali alla chiusura della Centrale Enel di Cerano”.

I lavoratori della Sir erano già stati al centro di una vertenza legata al processo di carbonizzazione nella primavera 2021. In quel caso la vicenda si chiuse positivamente. Oggi, con l'avvicinarsi della dismissione della centrale a carbone di Cerano, i timori di forti ricadute occupazionali si fanno sempre più concreti mell'indotto Enel. 

“Nell’ultima riunione in prefettura - spiega Aprile- abbiamo chiesto una riunione con l’Enel per capire se gli investimenti previsti saranno realizzati o meno. Fino ad oggi i segnali sono estremamente negativi ed il tempo stringe”. Il Cobas ricorda che l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale “ha già chiesto all’Enel un programma di dismissione delle attrezzature presenti sulle banchine di Costa Morena entro il 2025, affinché lo spazio diventi libero e poter essere utilizzato da altri”.

“Ci troviamo in una situazione di aperta crisi - prosegue Roberto Aprile - dove nemmeno il comitato interministeriale, fatto approvare in parlamento dall’onorevole Mauro D’Attis, costituito per costruire un nuovo programma occupazionale per Cerano sembra funzionare”.

“La lotta dei lavoratori di Cerano – conclude Aprile - deve diventare sempre più forte altrimenti così come è successo tante altre volte che tutto finisce e si va tranquillamente a casa”.

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