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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Tragedia Firenze, sciopero nazionale nei cantieri: due ore di stop anche a Brindisi

I sindacati Feneal Uil Brindisi e della Fillea Cgil Brindisi aderiscono alla mobilitazione. Le loro istanze

BRINDISI - Dopo la grave tragedia avvenuta nel cantiere crollato a Firenze, dove cinque operai hanno perso la vita, anche a Brindisi verranno osservate due ore di sciopero in tutti i cantieri, nell’ambito dello sciopero nazionale dell’edilizia. L’iniziativa e della Feneal Uil Brindisi e della Fillea Cgil Brindisi. I sindacati dicono “basta massimo ribasso, basta catene infinite di subappalti, basta lavoro nero e dumping contrattuale”. Inoltre chiedono “le massime tutele in tutti i cantieri, pubblici e privati”.  E ancora “un sistema che qualifichi le imprese e colpisca sciacalli, sfruttatori e farabutti”. “Vogliamo dignità per tutti perché qualunque legge che preveda sconti e condoni, sarebbe inaccettabile per ogni Paese civile”. 

“Da tempo come Feneal Uil e Fillea Cgil, anche in provincia di Brindisi – si legge nel comunicato delle due sigle sindacali - abbiamo denunciato gli effetti nefasti dell'attuale Codice degli Appalti che consente l'applicazione dei cosiddetti ‘subappalti a cascata’ nei quali si annidano enormi pericoli ai diritti ed alla sicurezza dei lavoratori”.

“Abbiamo chiesto, onde evitare il fenomeno di dumping contrattuale, che nei cantieri sia sempre garantita la corretta applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro dell'edilizia che prevede regole ed obblighi più stringenti anche in materia di formazione d'ingresso e continua”.

“Abbiamo sempre sostenuto – proseguono i sindacati - che la corretta applicazione delle normative vigenti sarebbe sufficiente a garantire il rispetto della sicurezza e dei diritti nei cantieri se solo ci fossero maggiori controlli e maggiori risorse per gli ispettori del lavoro, per le Asl e le forze dell'ordine. E' infatti soprattutto la mancanza di controlli la vera causa delle morti sul lavoro ormai diventata una vera e propria piaga sociale”.

“Ancora una volta ci appelliamo al governo ed in generale alla politica affinché eventuali nuovi provvedimenti legislativi non garantiscano ancora nuovi condoni agli evasori ma siano realmente una forma di contrasto al lavoro nero ed all'assenza di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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