Verso il cluster nazionale dell'aerospazio

BARI - I distretti aerospaziali di Puglia, Campania, Lazio, Lombardia e Piemonte hanno dato il via al percorso che porterà alla nascita del metadistretto dell’aerospazio, il costituendo cluster tecnologico nazionale che riunirà i cinque distretti aerospaziali costituiti in Italia. Ed è pugliese il coordinatore del cluster. Si tratta di Giuseppe Acierno, presidente del Distretto aerospaziale pugliese sin dalla sua costituzione.

Ne dà notizia una nota dello stesso metadistretto nella quale si legge: “Il cluster che in futuro si aprirà ad ulteriori esperienze distrettuali italiane in fase di sviluppo, si è dotato di un sistema di governance individuando all’unanimità come coordinatore Giuseppe Acierno, attualmente presidente del distretto aerospaziale pugliese”.

“Desidero esprimere una grande soddisfazione – ha commentato la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – innanzitutto nel merito. L’iniziativa della costituzione di un metadistretto è davvero rilevante perché aumenterà la competitività dell’Italia sui mercati mondiali. In questo progetto la Puglia ha creduto così tanto da essere stata la prima Regione in Italia a riconoscere con delibera il metadistretto, come del resto è stata la prima Regione a costituire un distretto aerospaziale”.

“Sono particolarmente felice poi – ha sottolineato la vicepresidente - per il coordinamento affidato all’unanimità a Giuseppe Acierno. È un grande riconoscimento per il lavoro svolto dalla Regione Puglia nel settore aerospaziale ma anche per il merito dimostrato sul campo dal presidente del nostro Distretto, che è diventato in questi anni un punto di riferimento per il mondo dell’aerospazio e non solo a livello regionale”.

Ma ecco il testo della nota diffusa dal coordinamento del cluster nazionale,  ripresa dall'Ansa: "Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia, sono questi i cinque distretti aerospaziali italiani che, in linea con le disposizioni previste in un recente avviso pubblico del Ministero dell’Università e della Ricerca, hanno  dato via al percorso che porterà alla creazione del cluster tecnologico nazionale dell’aerospazio".

"I cinque distretti regionali, nei quali operano oltre il 90% delle produzioni e degli addetti dell’industria aerospaziale italiana, insieme alle primarie imprese del settore ed al sistema pubblico dell’università e della ricerca italiana -prosegue la nota -, sono chiamati a definire una strategia nazionale di settore da valorizzare nel quadro delle politiche europee previste da Horizon 2020".

"Con un fatturato di circa 9 miliardi di euro (dati 2010) e con circa 39.000 dipendenti l’industria aerospaziale  italiana si posiziona al sesto posto nel Mondo e al quarto in Europa. Il settore aerospaziale - sottolinea il comunicato del cluster - raggiunge lo 1% del Pil e la sola aeronautica  contribuisce mediamente nella misura del 8-10% al saldo attivo della bilancia commerciale nazionale e per più del 2% all’export nazionale".

"Il mantenimento della competitività globale in questo settore necessita di tecnologie avanzate e pertanto si fonda sulla realizzazione di attività di R&ST ad ampio spettro senza dimenticare che l’aerospazio - conclude la nota - costituisce un settore Hi-Tech capace di produrre innovazione e generare effetti di fertilizzazione su altre aree industriali. La nascita del cluster, attraverso la valorizzazione e sistematizzazione delle migliori esperienze nazionali esistenti, favorirà il consolidamento di politiche di sistema e di masse critiche più ampie ed efficaci in coerenza con le agende strategiche comunitarie".