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Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni

“E’ finito il tempo di piangerci addosso: rimbocchiamoci le maniche”

Nando Marino: "Vinciamo la partita subito e non ai supplementari. Se sarò eletto, cederò la presidenza della squadra di basket ma conserverò le mie quote. Sull'Enel e il presunto conflitto di interesse interviene Emiliano: "Nessuna interferenza". Sul centrodestra: "Se non ci fosse stato a Bari, non avrei vinto". E si scopre che il contatto con Emiliano è arrivato da Roberto Mazzara. Poco garbo con i giornalisti

BRINDISI – “Non vi parlo da politico, ma con il cuore: cambieremo questa città, invertiremo la rotta per risvegliare l’orgoglio di essere brindisini che è la cosa più bella, credetemi”. Ha chiesto fiducia alla sua Brindisi, ai suoi concittadini, molti dei quali lo seguono al palazzetto per il basket, Nando Marino nel suo primo discorso da candidato primo cittadino per il centrosinistra trainato dal Pd, ma allargato sino a comprendere qualche movimento di centrodestra, come quello che fa capo a Nicola Frugis, ex presidente della Provincia, eletto nella lista di Forza Italia che dal partito degli Azzurri è andato via da un po’ anche se il dialogo era rimasto in piedi sino a qualche giorno fa. Sino a quando di fronte all’immobilismo del partito di Berlusconi, alla nuova separazione da Cor, i conservatori e riformisti, ha deciso di cambiare strada per raggiungere Marino e sostenerlo con una sua lista.

Miracoli della politica che, non a caso, per più di qualcuno è l’arte dell’impossibile. Fatto sta che a Brindisi Marino è piaciuto al Pd di Emiliano e anche a destra, persino a chi è stato sostenitore del movimento Noi con Salvini e per rimanere nella dimensione di Palazzo di città, anche a chi è stato nella giunta di Mimmo Mennitti, come Paolo Chiantera, all’epoca vice sindaco, e Rino Scarano, assessore alla Pubblica Istruzione, in pole per ritornare nell’esecutivo. Ammesso che Marino riesca a vincere la partita. Cosa che ovviamente si augura perché a fare la differenza – sostiene – è la città, quel sesto uomo che adesso deve scendere in campo per dimostrare di cosa sia effettivamente capace.

Il pubblico presente  5-2“Ho girato in lungo e in largo l’Italia per il basket e mi sono sempre sentito dire che Brindisi ha grandi  potenzialità, ma come uno studente, non si applica. Erano le parole che si sentiva dire mia madre”, ha confessato alla platea, guardando i genitori che erano seduti davanti, accanto alla moglie di Mennitti. “Credo sia arrivato il momento di rimboccarci le maniche e di dimostrare la nostra passione e la nostra onestà intellettuale e morale. Brindisi non è la città descritta negli ultimi mesi: qui c’è gente per bene e onesta che non aspetta altro che farsi conoscere”.

La prima promessa: “Lavoreremo molto, per i prossimi 72 giorni non dormiremo molto. Lo sanno i miei tre figli e mia moglie con i quali ho un debito per non essere stato sempre presente per motivi di lavoro. Andremo in tutti i quartieri, come mi ha detto quest’uomo”, ha aggiunto indicando Emiliano che gli era seduto accanto. “Taglieremo tutti i vecchi rami e tra cinque anni Brindisi sarà cambiata: ho gli ultimi dati de Il Sole 24 Ore che danno il capoluogo al 92esimo posto, risaliremo la classifica”.

Con la squadra di basket, la risalita c’è stata. E c’è stato il saluto al capitano Andrea Zerini, presente in sala, accanto a un gruppo di tifosi storici dell’Enel Basket: “A proposito, vinciamo la partita subito e non ai tempi supplementari”, si è lasciato scappare strappando applauso e sorrisi. Deformazione professionale, in effetti. Della sua squadra faranno parte under 35, giovani brindisini che saranno candidati nella lista civica di Marino: “Lavoreremo per far diventare questi ragazzi i futuri dirigenti e penseremo ai giovani per garantire loro un futuro. E’ pensando alle nuove generazioni che ho detto sì a questo incarico, quando mi si chiedeva chi te lo fa fare. E’ l’amore per la mia città”.

Pensando allora a chiudere la partita con una serie di canestri da tre punti, Marino ha spiegato: “Se dovessi vincere, lascerò la presidenza della squadra, ci saranno un nuovo presidente e un nuovo amministratore delegato, ma nessuno potrà togliermi la gioia della mie quote: queste resteranno a vita perché la squadra qui resta, è di Brindisi”. Applausi, ovviamente prima di passare la parola ai giornalisti, con i quali Marino non è stato proprio gentile, eppure dovrebbe essere abituato e soprattutto avrebbe dovuto anche mettere in conto che al primo confronto pubblico non sarebbero stati solo complimenti. Non è questo il ruolo dei giornalisti.

C’è chi ha chiesto come si sentisse ad essere stato corteggiato anche dal centrodestra, stando a quanto emerso in queste settimane. Risposta: “Andare a cena con una persona, non significa sposarsi e tra l’altro io con il centrodestra non ho avuto nessun flirt, a meno che non vi piaccia fare Novella 2000. Spero di ricevere domande più intelligenti”, ha detto Marino. Il clima si è riscaldato ed Emiliano lo ha capito, tanto è vero che ha chiesto se ci fosse un’altra domanda: il conflitto di interesse legato al fatto che Marino è presidente di una squadra il cui main sponsor è Enel, la società elettrica proprietaria della centrale con cui il Comune ancora non ha sottoscritto alcuna convenzione.

Il microfono è rimasto nelle mani di Emiliano, il quale prima di rispondere ha svelato un retroscena sulla sua conoscenza con Marino: “E’ successo che Roberto Mazzara che conosco da tanti chili fa (dal '76 ha suggerito Mazzara, ndr) mi ha parlato di questo Nando Marino. E Mazzara non credo proprio che sia di centrosinistra”, ha confessato. La platea si è messa a ridere. “Io stesso a Bari se non ci fossero stati gli elettori di centrodestra non avrei vinto. Comunque ho conosciuto Nando Marino e mi sono detto che era la persona giusta quando ho visto che ha escluso tutti quelli che non volevo più vedere e al contrario ha avvicinato altro. Ovviamente il merito è dei nostri tesserati che hanno resistito senza farsi scippare il partito”. E il riferimento niente affatto casuale è andato, sia pure senza fare nomi, a quanti sono confluiti nella coalizione che il prossimo 10 aprile affronterà le primarie.

“Veniamo all’Enel: è sempre esistita, esiste per tutti e non solo per Nando Marino”, ha detto Emiliano. “E’ un’azienda che non ha mai avuto intenzione di interferire con qualcuno, men che meno con il basket che esisteva prima dell’arrivo della società come sponsor. Questa città ha avuto persone che avevano cointeressenze con chi gestiva appalti di Enel, ora che Enel con il basket possa condizionare la coscienza di Marino o di altri, non è possibile. Io sono sempre stato difficile da piegare e credo che sia un argomento strumentale”.

Marino ha ripreso la parola quando gli è stato chiesto se ci saranno donne, sparite invece nell’ultima amministrazione, per lo meno in consiglio comunale: “Mi auguro che ci siano e che siano elette”. E su Acque Chiare? Altro potenziale conflitto di interesse legato al fatto che la famiglia è proprietaria di una villetta: “Spero che il villaggio venga dissequestrato, in ogni caso se dovesse esserci qualche delibera in giunta o in consiglio, non voterò”. Quanto al programma: “Ci stiamo lavorando, il lavoro è sicuramente importante, ma sarei presuntuoso se pensassi di poterlo risolvere da solo. E’ materia che spetta al governo”.  Sullo sport, invece, il Comune sarà in prima fila: “Non permetteremo a nessuno di infangare Brindisi in nessun settore, lo sport non è solo basket, ma anche volley, calcio e altro”.

Sulle condizioni di salute del Comune, sul rischio di dissesto evidenziato dalla Corte dei Conti: “La bacchetta magica non ce l’ho, quella ce l’ha solo la fata turchina, ma so che una soluzione bisogna trovarla e lo farò con i tecnici migliori. Il bilancio sarà sicuramente tra le priorità e per questo sto corteggiando un mio fraterno amico”. Si fa il nome dello stesso Mazzara come possibile assessore al Bilancio e al contenzioso.

Emiliano, a questo punto, è intervenuto: “Mi auguro di avere un dialogo con il Comune di Brindisi che sinora non c’è stato. un saluto ad Antonio Elefante e mi auguro che ognuno si riappropri del suo ruolo”, ha detto. Elefante è stato l’unico consigliere comunale del Pd a contestare l’amministrazione di Mimmo Consales, non votando il bilancio, e sarà l’unico a essere ricandidato nella lista. Transitano nel Pd Francesco Cannalire e Francesco Renna, entrambi presenti questo pomeriggio.

Poi un riferimento alla stampa brindisina: “Mi auguro che sia libera perché in tal modo si favorisce la trasparenza, io sino a questo momento non sono stato ben visto”. L’ultima parola a Nando Marino: “Sappiamo che le montagne sono alte da scalare, so che Emiliano su di me ha fatto un’attività istruttoria approfondita, da buon magistrato. Ora voglio imparare per diventare il miglior sindaco che Brindisi abbia mai avuto”.

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