rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Elezioni

Marino lo vuole solo Emiliano. Il centrosinistra cerca altri nomi

Viene considerato un passo in avanti verso una candidatura unitaria del centrosinistra, quello compiuto venerdì sera. Un centrosinistra, beninteso, sfrondato dall’ala centrista non ufficiale, quella che fa capo a Massimo Ferrarese, e dall’area ex Consales

BRINDISI – Viene considerato un passo in avanti verso una candidatura unitaria del centrosinistra, quello compiuto venerdì sera. Un centrosinistra, beninteso, sfrondato dall’ala centrista non ufficiale, quella che fa capo a Massimo Ferrarese, e dall’area ex Consales, ribattezzatasi Comitato 7 Marzo, dove nel corso di un incontro è stata notata anche la presenza del consigliere regionale del Pd, Pino Romano. Partiti e movimenti che stanno lavorando al progetto si rivedranno martedì, con l’impegno di portare proposte per comporre una rosa di nomi tra i quali scegliere quello che dovrà concorrere alla carica di sindaco di Brindisi.

Il dato politico che va tratto anche dall’incontro di ieri sera è soprattutto quello della resistenza del Partito democratico provinciale al pressing della segreteria regionale, che ormai si è arroccata sulla proposta di Nando Marino, e l’indisponibilità di una parte importante dei partner del tavolo del centrosinistra ad accettare la candidatura del giovane imprenditore presidente dell’Enel  Basket  (e della Lega Basket nazionale), che perciò diventa un elemento di divisione. Ne prenderà atto Michele Emiliano?

Del resto, quella di Nando Marino non è mai stata la proposta del Pd brindisino, che non l’ha mai votata e approvata, né l’ha mai ufficializzata. La commissaria inviata a governare il partito della città uscito a pezzi dalla traumatica (e praticamente annunciata) fine dell’amministrazione di Mimmo Consales, è rimasta isolata nell’incontro di ieri sera, in cui i socialisti hanno preso atto dell’esclusione di primarie di area, ma hanno anche sottolineato di essere indisponibili a sostenere Marino.

Anche Ncd e Udc, da cui si è separato il movimento Noi Centro di Massimo Ferrarese, sono pronti a proseguire nel tentativo di giungere ad una candidatura condivisa, ma hanno fatto presente che non sono disposti a perdere consensi accettando una candidatura come quella di Nando Marino. Va bene la tipologia di candidato, cioè quella di un giovane imprenditore impegnato in sfide importanti, ma il nome non è quello che l’area di centro è disposta ad accettare.

La segreteria provinciale del Pd era stata altrettanto chiara nel suo documento di qualche giorno fa: bisogna ripartire dal tentativo di costruire una maggioranza unita e dalla ricerca dell’uomo o della donna che possa condurre a tale risultato, e non solo alla vittoria elettorale. Del resto il Partito democratico non può e non vuole regalare a Michele Errico l’ala sinistra, i movimenti ambientalisti, l’attivismo cattolico e quello che difende i beni culturali e la rinascita urbanistica di Brindisi.

Martedì, perciò, si conta di cominciare a ragionare su nomi scelti a Brindisi, sapendo che ognuno dei partner ha le proprie aspirazioni. Uno scenario in cui il centrodestra al momento è al palo malgrado la ricerca sia in corso (ha appena incassato il no di Fabio Aiello), mentre i reduci della maggioranza Consales, raggruppati in Noi Centro e nel Comitato 7 Marzo, pensano a svolgere primarie di coalizione come suggerito da Massimo Ferrarese. I nomi in campo, quelli di Massimo Guastella e di Marcello Rollo, ma non solo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Marino lo vuole solo Emiliano. Il centrosinistra cerca altri nomi

BrindisiReport è in caricamento