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Sabato, 27 Aprile 2024
Cultura Ostuni

Ciotti, cd con producer di Ostuni

Torna il blues d'autore e di denuncia di Roberto Ciotti con il nuovo cd “Equilibrio precario”, il quindicesimo in carriera. Questa volta il producer del lavoro del noto bluesman è un appassionato di Ostuni, l’operatore turistico Gino Martucci.

Lui è un ‘bluesman’. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica. Roberto Ciotti, romano, ha partorito il suo ultimo lavoro ‘Equilibrio precario’(Aliante Dischi) grazie ad un appassionato pugliese, un ostunese doc: Gino Martucci, amministratore unico di ‘Foresteria Srl’. L’album di Ciotti uscito lo scorso 19 febbraio, il quindicesimo dal suo primo lavoro del 1978, nasce dalla conferma dell’amore per la musica e dalla rabbia del momento storico in cui versa il Paese, da qui il titolo del cd.

Annunci, concorsi, test, prove, sono tutti elementi che rendono la vita un ‘equilibrio precario’. “Solo lavoro precario non posso scherzare cammino su un filo e non voglio cadere” è un passaggio del testo della canzone che dà il titolo all’album. In questo lavoro dell’artista Roberto Ciotti c’è un racconto sottile di anni vissuti con un amore profondo verso il mondo della musica, lo stesso amore che non concede spazio per fermarsi e che fa sentire un artista in uno stato di precarietà.

Nell’album non mancano i tributi a grandi autori e interpreti come Jimi Hendrix e Van Morrison e brani dedicati all’amore e alla vita. Già dal mese scorso, il bluesman romano è impegnato nel tour che abbraccerà, oltre all’Italia, anche l’Europa.

“In ‘Equilibrio precario’ è come mi sento oggi, sembra che tutto vada per il verso sbagliato, qualcuno ci tiene in pugno e il progresso porta paradossalmente un regresso dei rapporti umani e culturale oltre che economico”. scrive Roberto Ciotti nella prefazione del suo album.

 'Equilibro precario' è il quindicesimo lavoro dal '78. Quale novità racconta in quest'ultimo album?

“E’vicino allo stile degli ultimi lavori con una ricerca su una sonorità più moderna rispetto a ‘Troubles & Dreams’ il penultimo che era tutto vintage. ho aggiunto nuovi suoni con molta parsimonia e il risultato sonoro è stimolante”.

Come nasce il titolo 'Equilibrio precario'?

“Da uno sfogo riguardo la situazione che viviamo, ho scritto il pezzo più di un anno fa ed è poi diventato il titolo visto come vanno le cose”.

Nella piccola descrizione dell'album scrive: 'Sembra che tutto vada per il verso sbagliato'. Cosa non va nel mondo della musica?

“Non è solo la musica è un po’ tutto , si sono persi i valori, la qualità della vita, ma spero sia solo un momento di cambiamento che si assesterà. Da noi la musica di qualità ha già vita difficile e in questo periodo si sente molto di più, ma le cose belle non possono morire e risaliranno”.

Dodici brani che riescono a raccontare tanto. Cosa ha voluto trasmettere con questo suo ultimo lavoro?

“Non c'è solo la rabbia per la crisi ma anche canzoni d'amore come ‘Free bird’ , di viaggio come ‘It's my life’ e anche due tributi a Van Morrison e Jimi Hendrix necessari per me in questo momento di perdita della memoria storica. I giovani sono molto penalizzati ma molti hanno il coraggio di muoversi e di cercare altri spazi all'estero, io ho iniziato nell'epoca d'oro, il 1968, e certo mi ha dato un'impronta che oggi non c'è, ma la musica non ha frontiere e bisogna pensare positivo”.

Roberto Ciotti in Italia ha realizzato le colonne sonore dei film “Turnè” e “Marrakech Express” del regista premio Oscar Gabriele Salvatores, ha lavorato, inoltre, in studio e dal vivo con Francesco De Gregori ed Edoardo Bennato ed ha aperto i concerti di Bob Marley allo stadio di San Siro a Milano e al Comunale di Torino ed  ha partecipato a importanti rassegne internazionali come il ‘Jazz Festival di Abu Dabhi’, il ‘Montreux Jazz Festival’, il ‘Pistoia Blues Festival’, il ‘Festival International de Jazz de Saint-Luis’.

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