Incidente, morto Damiano Russo

ROMA - Scoperto da Sergio Rubini che lo scelse per il ruolo di Carletto, il protagonista del suo film "Tutto l'amore che c'è" del 2000, Damiano Russo, attore barese di 28 anni, è morto ieri all'ospedale San Giovanni a Roma, dove era stato ricoverato giovedì in seguito ad un incidente stradale. Russo aveva debuttato nel cinema a 13 anni con il film "Io non ho la testa" di Michele Lanubile. Con il film di Rubini aveva avuto il premio Capitello d'Oro al Sannio Film Festival e la nomination al Globo d'oro come migliore attore esordiente.

In televisione, il giovane attore scomparso aveva debuttato nel 2001 con la fortunata serie di Rai2 "Compagni di scuola" ma la maggior popolarità era arrivata con il ruolo di Fabio Petrucci ne "I liceal". Sul piccolo schermo Damiano Russo è comparso anche nella soap opera di RaiTre ambientata a Napoli "Un posto al sole", nel personaggio di Bruno Mainardi, e poi nella miniserie "Il veterinario" dove ricopriva la patrte del figlio del protagonista, Gigi Proietti, e ancora in "Medicina generale", "Ris" e "Distretto di Polizia", e nel film tv "La notte breve".

Fra gli ultimi lavori di Damiano Russo, il film-tv di Canale 5 "Come un delfino" di Stefano Reali, dove aveva il ruolo di Nazi. Da anni trasferito a Roma, proprio per realizzare il suo sogno di fare l'attore, Russo, nato a Bari il 26 luglio 1983, per il cinema ha recitato anche nel film "Nel mio amore" con cui Susanna Tamaro ha esordito nella regia di un lungometraggio, e in "Una sconfinata giovinezza" di Pupi Avati. Fra i cortometraggi da segnalare "Ice Cream" di Roberto De Feo e Vito Palumbo,  una pulp-fiction di buon successo premiato al California Film Award.

L'incidente costato la vita al giovane attore pugliese è avvenuto in via Prenestina, che Damiano Russo stava percorrendo alla guida del proprio scooter. Russo ha riportato gravissime lesioni, che il giorno successivo ne hanno causato il decesso