Sport e malattie cardiovascolari: convegno degli "Amici del Cuore"
OSTUNI - “Cuore e sport” è il tema del convegno che si terrà domani, domenica 16 novembre, con inizio alle ore 17 presso la sala di rappresentanza di Palazzo di Città a cura della locale associazione “Amici del cuore” presieduta da Salvatore Pecere.
Il dibattito sarà moderato dal dottor Elio Spennati, dirigente medico dell’UO (Unità Operativa) di cardiologia presso l’ospedale civile di Ostuni. Seguirà l’introduzione del dottor Fabio Sgura, cardiologo, dirigente medico presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena, interverranno i dottori Valerio Mazzei, Sandro Manca e Antonio Gaglione. All’incontro parteciperanno tutti i responsabili delle associazioni sportive. Dopo il saluto del sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola si proseguirà con le relazioni degli esperti che analizzeranno il rapporto che esiste tra l'attività fisica controllata e l'insorgenza di malattie cardiovascolari. A presiedere i lavori sarà Salvator Pecere, responsabile locale dell’associazione con sede in tutte le regioni d’Italia.
“I benefici derivati da una costante attività fisica nella terza età – si legge nel comunicato diramato agli organi di stampa - migliorano una serie di organi e di funzioni fisiologiche, in particolar modo quelle dell'apparato locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio, nervoso. L'attività fisica è l'antagonista principale di qualsiasi forma di invecchiamento. Muoversi, attraverso un'adeguata programmazione, significa ritardare l'inefficienza, riuscire a conservare una buona immagine di sé, sfruttare al meglio le proprie capacità. Da non dimenticare, infine, gli effetti benefici sulla sfera psichica con miglioramenti sulla capacità di autocontrollo, concentrazione, capacità volitiva e di rilassamento.”
“La cardiologia dello sport è un campo – si prosegue nella nota - in costante sviluppo e con problematiche nuove e spesso delicate. I costanti avanzamenti della ricerca scientifica, soprattutto in alcune patologie diagnosticate purtroppo non raramente in soggetti giovani, pongono quesiti sempre più complessi ai medici dello sport, ai cardiologi, ai medici di medicina generale e a tutti coloro che si occupano di medicina e cardiologia dello Sport. Tematiche quali il rischio aritmico dell’attività sportiva, gli effetti dell’attività fisica su alcune patologie, problematiche inerenti la concessione della idoneità agonistica, la prescrizione dell’esercizio fisico nel soggetto cardiopatico, sono solo alcuni esempi dei campi di interesse.”