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"Ferrari e Pagliara? Quei due da tempo sono fuori dal Centro democratico"

Il commissario regionale Alfredo Borzillo: “Abbiamo avvertito Consales, ma ci troviamo con la nomina di un assessore. I due consiglieri comunali brindisini non sono dei nostri, Sono sempre stati assenti e alle regionali hanno sostenuto altri"

BRINDISI – “Quei consiglieri comunali non sono espressione del Centro democratico: abbiamo revocato la rappresentanza del partito a Massimo Pagliara e ad Antonio Ferrari visto che sono stati sempre assenti e alle regionali hanno sostenuto altri. Non li abbiamo mai visti o solo sentiti. Eppure apprendiamo dell’ingresso in giunta di un assessore che evidentemente entra in nome e per conto di due spiriti liberi”.

Quando si dice la coincidenza, politica. Nel giorno del debutto di Ugo Poli, come assessore alla Programmazione economica, nell’esecutivo del sindaco Mimmo Consales, arriva la “bomba” partita da Roma, dalla sede dell’ufficio di presidenza nazionale del Centro democratico, e rimbalzata a Bari, dalla sede del neo commissario regionale Alfredo Borzillo, destinata ad avere conseguenze a Brindisi, in quella giunta che sembrava aver trovato una serenità, sia pure apparente, dopo il vuoto lasciato dal dimissionario Giuseppe Marchionna.

E’ durata troppo poco. Neanche 48 ore e si apprende che Poli, malgré lui, con il Centro democratico non ha niente a che vedere perché i due che hanno fatto il suo nome, Pagliara e Ferrari, non potevano parlare e agire per conto del Centro democratico essendo stati diffidati ufficialmente.  E adesso cosa succede? E’ chiaro che la revoca decisa dai vertici del partito avrà ripercussioni. Ed è facile immaginare come il segretario cittadina del Pd, Antonio Elefante, il quale non vedeva di buon occhio il “centrista” Poli che per verità si era presentato come “tecnico”, coglieranno l’assist per riprendere a sparare all’indirizzo del primo cittadino.

Massimo PagliaraConsales, stando a quanto sostengono da Roma e confermano da Bari, sarebbe stato avvisato per le vie brevi del fatto che Pagliara e Ferrari non avevano più titoli per spendere il simbolo del Centro democratico: “A fronte di un panorama regionale complessivo estremamente positivo per il Centro Democratico, come si è visto in occasione delle ultime elezioni, abbiamo dovuto registrare alcuni casi di grave crisi di rappresentanza, in particolare a Brindisi, dove da tempo si avverte una totale mancanza di iniziativa politica a nome del partito, divenuta ancora più evidente proprio in occasione della campagna elettorale regionale, e una perdurante mancanza di collegamento con il  partito regionale e nazionale, tenuti costantemente all’oscuro di ogni iniziativa all’interno del consiglio comunale del capoluogo”, dice Borzillo.

“Si tratta di una situazione a fronte della quale si è reso necessario intervenire con tempestività e decisione, e che ho portato all’attenzione dell’Ufficio di presidenza nazionale di Cd a Roma che ha deciso di revocare con effetto immediato la rappresentanza del partito in consiglio comunale a Brindisi nei confronti dei consiglieri Antonio Ferrari e Massimo Pagliara, diffidandoli da ogni ulteriore utilizzo del nome e del simbolo del partito, informando contestualmente il sindaco Cosimo Consales e disconoscendo ogni nomina ed incarico assunti fino a questo momento in nome e per conto del Centro Democratico nel comune di Brindisi”, prosegue il commissario regionale.

Antonio Ferrari e Massimo Pagliara (dietro)“Evidentemente la nomina a Brindisi è espressione di un’operazione di ingegneria politica che non ci appartiene: è stata decisa da due consiglieri che agiscono come in una repubblica autonoma, mettendosi addosso casacche senza averne alcuna legittimazione”. “Di questi due consiglieri comunali il Centro democratico conosce solo nomi e cognomi per aver saputo che tempo addietro (nel 2012, anno delle elezioni amministrative, ndr) sono stati eletti nell’Udc per poi allontanarsi”, prosegue il commissario regionale.

“Nessuno a livello provinciale e regionale ha mai avuto il piacere di vederli, di incontrarli o neanche di sentirli. Non c’è stato mai nessun rapporto. Non solo. C’è stata una totale mancanza di impegno in occasione delle ultime elezioni regionali in Puglia: basta vedere i dati relativi alle preferenze della lista i Popolari (nella coalizione di centrosinistra con Michele Emiliano governatore, ndr) per capire che è mancato il sostegno in Puglia. Evidentemente sarà finito altrove”. Dove? E cosa accadrà al neo nominato assessore Poli?

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