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Basket, il sindaco conferma: "Sarà adeguamento". Ma è mistero sul progetto

BRINDISI - Dietrofront del Comune sulla questione-palazzetto. Le indiscrezioni trapelate nella mattinata odierna hanno trovato conferma nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Nervegna: il Comune rinuncia al tensostatico e pensa all’ipotesi di un adeguamento del Palapentassuglia. Si badi bene: non l’ampliamento suggerito soltanto qualche settimana fa dall’Enel Basket, ma la ristrutturazione dell’esistente in modo da ricavare i 3500 posti che oggi servono per l’omologazione per l’A/1. Ma sul modo con cui ricavare i posti in più, bocche cucite dal Comune, che si è limitato a riportare l’ipotesi.

BRINDISI - Dietrofront del Comune sulla questione-palazzetto. Le indiscrezioni trapelate nella mattinata odierna hanno trovato conferma nella conferenza stampa di questo pomeriggio a Palazzo Nervegna: il Comune rinuncia al tensostatico e pensa all’ipotesi di un adeguamento del Palapentassuglia. Si badi bene: non l’ampliamento suggerito soltanto qualche settimana fa dall’Enel Basket, ma la ristrutturazione dell’esistente in modo da ricavare i 3500 posti che oggi servono per l’omologazione per l’A/1. Ma sul modo con cui ricavare i posti in più, bocche cucite dal Comune, che si è limitato a riportare l’ipotesi.

L’ANNUNCIO - Il sindaco Domenico Mennitti si è presentato a Palazzo Nervegna accompagnato dal vicesindaco Mauro D’Attis, dal presidente del Consiglio comunale Giampiero Pennetta e dagli assessori Cosimo Elmo e Mimmo De Michele. Ha premesso di essere ancora intenzionato al Palaeventi (“Sorgerà tra un anno”), progetto inserito nell’ambito della Cittadella dello Sport, e per il quale sono già stati stanziati undici milioni di euro. Ma era sull’incombenza maggiore – quella di far giocare a Brindisi le partite casalinghe del Brindisi in serie A/1 - che erano attesi gli annunci più importanti. Ebbene, niente più pallone tensostatico. Né a Sant’Apollinare, né in contrada Masseriola. Il Comune opta così per un “adeguamento” del Palapentassuglia. Ristrutturando l’esistente, ma senza ampliarlo.

IL RETROSCENA - Quello che risalta maggiormente è sicuramente il “no” incassato dall’Authority sulla possibilità di collocare un tensostatico a Sant’Apollinare. Ipotesi che era stata presentata come quasi certa per il Comune (la scorsa settimana il Consiglio aveva votato all’unanimità un emendamento per la realizzazione della tensostruttura, dicendo di sì ad uno stanziamento di un altro milione di euro) ma che aveva suscitato qualche perplessità, regolarmente riportata anche un paio di giorni fa da “Brindisi Report”, quando a fronte di un quadro del genere Sant’Apollinare era stata paragonata ad una nuova Disneyland.

LA SOLUZIONE - La comunicazione al sindaco era stata data ieri dal presidente dell’Autorità Portuale Giuseppe Giurgola. “Mi ha riferito che non poteva portare già lunedì all’ordine dei lavori del Comitato Portuale l’idea di un palazzetto”, ha spiegato il sindaco. E a quel punto, nel giro di poche ore è stato necessario studiare un’ipotesi assieme ai tecnici del Comune, della società civile e con la collaborazione dell’Enel Basket (alla conferenza erano presenti anche il vicepresidente Giuseppe Marinò e il direttore generale Antonello Corso). L’idea, salvo nuovi cambiamenti , è quella di adeguare il Palapentassuglia. I vigili del fuoco avrebbero già dato l’ok per la fattibilità, mentre dal Coni c’è per ora una certa disponibilità, ma nulla di definitivo.

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