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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Comune, polemica sul bilancio di previsione: "Incompatibile con il Patto per Brindisi"

Il bilancio di previsione 2023 -2025 approvato dal consiglio comunale. Dibattito acceso sulla possibilità di assumere due nuovi dirigenti. Rossi: "Disallineamento con l'ipotesi di accordo raggiunta con il governo". Bocciato emendamento dell'opposizione sul piano di fabbisogno

BRINDISI – La bozza del cosiddetto “Patto per Brindisi” è stata inviata ieri dal governo. Stamattina (giovedì 5 ottobre) l’approdo in consiglio comunale del bilancio di previsione 2023-2025. Il documento è stato approvato con i soli voti della maggioranza di centrodestra (21 voti a favore, 9 contrari). Secondo l’opposizione, però, la delibera approvata sarebbe inficiata dalle condizioni poste dal governo nella bozza dell’accordo fra Stato e amministrazione comunale per la ridefinizione del piano pluriennale di rientro dal debito e dal pre dissesto (il “Patto per Brindisi” appunto).

La polemica Rossi - Marchionna

La questione è stata al centro di una polemica fra il sindaco uscente, oggi consigliere d’opposizione, Riccardo Rossi, e l’attuale sindaco, Giuseppe Marchionna. Il primo cittadino ha comunicato in avvio di seduta la ricezione dell’accordo a firma del sottosegretario della presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano. “Abbiamo deciso di attendere 24 ore – afferma il sindaco – per dare formale comunicazione, prima di controfirmare e inviare l’accordo alla presidenza del consiglio dei ministri”.

Ma a detta di Rossi, proprio alla luce del contenuto della bozza di accordo, sarebbe stato opportuno sospendere e riaggiornare la seduta odierna. “Il bilancio approdato oggi in aula – afferma Rossi – non risponde all’accordo con il governo”. Il rilievo mosso dall’ex sindaco ha a che fare con delle condizioni imposte dal governo che limiterebbero la libertà di azione del Comune riguardo all’assunzione di nuovi dirigenti, ai fini del “contenimento della spesa - si legge nella bozza di accordo - per il personale in servizio, ivi incluse le risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale”. 

Banchi opposizione

“Ma oggi – afferma Rossi - arriviamo in consiglio comunale con un piano di fabbisogno che prevede l’incremento di due dirigenti e lo stanziamento di risorse necessarie per assunzione di questi dirigenti”. Questo sarebbe “in contrasto con il patto per Brindisi”. “Bisognerebbe rientrare in giunta – sostiene Rossi - modificare il piano di fabbisogno e lo schema di bilancio per renderlo coerente con il patto per Brindisi”. L’ex sindaco lancia un monito sul fatto che la Corte dei conti possa bocciare il bilancio previsionale approvato oggi, con possibili conseguenze in sede erariale a carico dei consiglieri che lo hanno approvato. Lo stesso ha poi fatto sapere che sottoporrà la questione all’attenzione del prefetto di Brindisi. 

Interpellati dall’ex primo cittadino, il segretario generale, Francesco Arena, e il dirigente del settore Servizi finanziari, Gabriele Falco, non hanno riscontrato un’incompatibilità (detto in soldoni) fra lo schema di bilancio e l’accordo con il governo. Il presidente del collegio dei revisori dei conti, Vincenzo Galizia, presente in aula, si è riservato di discuterne con gli altri componenti dello stesso collegio. 

Decisa la replica di Marchionna, che reputa “un po’ troppo precipitose le conclusioni di Rossi". “Questa pianta organica – sostiene il sindaco - è già largamente sotto dimensionata sia a livello dirigenziale (attualmente al di sotto della metà dei 17 dirigenti previsti) che di altre categorie. Anche con due dirigenti siamo ancora largamente al di sotto. Il nostro piano di fabbisogno che prevede l’individuazione di due figure apicali attraverso mobilità, non rappresenta alcun aumento del fabbisogno di personale, ma anzi restiamo al di sotto”.

Antonucci: "Bilancio consuntivo di fatto"

Per quanto riguarda il bilancio di previsione, l’assessore al ramo, Livia Antonucci, rimarca il via libera da parte del governo all’eliminazione dell’aumento della tassa di imbarco aeroportuale, “che avrebbe potuto creare un depotenziamento dell'aeroporto”. 

“Questo bilancio - afferma - non è corretto chiamarlo né preventivo, né consuntivo. E’ un bilancio consuntivo di fatto. Siamo al 5 ottobre e fatti, atti e attività si sono già consumati in buona parte nella precedente amministrazione e in piccola parte nell’amministrazione attuale. Ciò nonostante noi abbiamo voluto anche mettere una pietra miliare in quella che è la nostra visione della città nei prossimi 5 anni e abbiamo voluto caratterizzare già questo bilancio con un atto politico importante: la rimodulazione dell’accordo stato – Comune”. Tale rimodulazione ha un valore pari a circa 2,6 milioni di euro che in parte è stato recuperato dalla rimodulazione dei mutui e in parte dalle erogazioni elargite dal governo, per un ammontare di circa 1,7 milioni di euro. L’aumento dell’addizionale Irpef dello 0,40 a carico dei cittadini con reddito superiore ai 10mila euro, a compenso del taglio della tassa di imbarco, è definito un “passaggio obbligato e lo sarebbe stato anche per la precedente amministrazione”. 

Banchi maggioranza

Per il consigliere Fusco si tratta di un “bilancio lacrime e sangue”. “Non è - afferma il consigliere - quello che avremmo voluto. E’ inattendibile rispetto alle entrate previste. La delibera non mi sembra proprio conforme all’accordo con il governo. E questo è un ulteriore profilo di illegittimità della delibera”. In sede di dichiarazione di voto, Rossi ribadisce il suo parere negativo “per disallineamento con l’ipotesi di accordo con il governo”.

No a piano per 11 assunzioni 

Bocciato (9 sì, 20 no, 2 astenuti) un emendamento al piano di fabbisogno del personale per il triennio 2023/25 proposto da tutti i gruppi di minoranza, per l’assunzione di sei istruttori di vigilanza e cinque istruttori amministrativi, tramite “una minuziosa razionalizzazione e rimodulazione di diversi capitoli di spesa corrente”.

Il capogruppo del Pd, Francesco Cannalire, a seguito di tale bocciatura rimarca che la graduatoria del concorso per istruttori di vigilanza “andrà a morire”. “Il sindaco – afferma il consigliere - faccia un atto di giunta per liberare 100 persone da quella graduatoria”.  Questa affermazione innesca un’aspra polemica con il consigliere comunale Cesare Mevoli (Fratelli d’Italia), che catalizza la parte finale della seduta. 
 

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