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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Ceglie Messapica

Ceglie: "Crisi giunta in consiglio"

CEGLIE MESSAPICA – Non si vede ancora una soluzione per la paralisi che ha colto la maggioranza di centrodestra al Comune di Ceglie Messapica, dopo l’azzeramento degli incarichi di giunta deciso dal primo cittadino Luigi Caroli. Adesso incalza l’opposizione di centrosinistra con una richiesta di convocazione urgente di una seduta del consiglio comunale, per discutere in quella sede della crisi, mini o maxi che sia.

CEGLIE MESSAPICA – Non si vede ancora una soluzione per la paralisi che ha colto la maggioranza di centrodestra al Comune di Ceglie Messapica, dopo l’azzeramento degli incarichi di giunta deciso dal primo cittadino Luigi Caroli. Adesso incalza l’opposizione di centrosinistra con una richiesta di convocazione urgente di una seduta del consiglio comunale, per discutere in quella sede della crisi, mini o maxi che sia.

“E’iniziata la quarta settimana senza giunta e ancora il sindaco Caroli non riesce a nominare i nuovi assessori. Pur potendo contare su una maggioranza di 12 consiglieri comunali il PdL non è in grado di dare alla città un governo stabile, capace e visibile. Dopo la revoca degli assessori – attacca il centrosinistra - è iniziato il teatrino delle consultazioni con alcune associazioni e con alcune rappresentanze della cosiddetta società civile. Consultazioni che hanno visto la partecipazione di vari attori, i consiglieri comunali, il primo sindaco, il secondo sindaco e a volte anche il terzo, gli unici grandi assenti gli sono stati gli ex assessori”, ironizzano i consiglieri della minoranza.

“Di concreto non è venuto fuori nulla, solo uno scambio d’idee a volte condite da accuse gratuite nei confronti di chi non era omologato alle forze di maggioranza. Infatti, da queste consultazioni il sindaco, senza alcun motivo, ha voluto lasciare  fuori alcune associazioni che operano sul territorio in settori nevralgici come ad esempio l’Avis, Ceglie è, la Cna, Passoditerra, l’Associazione Antiracket. Ancora oggi a nessuno sono chiari i motivi che hanno indotto il sindaco ad azzerare la sua vecchia giunta, le voci si rincorrono: c’è chi parla di riconferme, chi di sostituzioni, chi di new entry addirittura con persone non cegliesi”, dicono ancora i consiglieri Rocco Argentiero,      Tommaso Argentiero, Donato  Gianfreda, Nicola Trinchera.

“Possiamo ritrovarci, dopo la nomina di dirigenti baresi, anche qualche assessore forestiero. La città è allo sbando, non ha una guida, non ha una compagine amministrativa in grado di dare  risposte concrete alle esigenze dei cittadini, siano esse piccole o grandi. E’ evidente – sostiene l’opposizione - che l’azzeramento degli assessori significa la bocciatura totale del lavoro sia singolo che collettivo. Lo stesso sindaco ha dovuto riconoscere in più occasioni la scarsa produttività dei suoi collaboratori, infatti giorni fa ha detto che lui  riesce ad amministrare meglio da solo”.

“Siamo di fronte all’inizio dell’ennesimo tramonto di un’altra esperienza di governo del centrodestra cegliese. Dopo il fallimento di Magno, di Annese anche il promettente Caroli – dice il centrosinistra - non riesce a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Da circa un mese, nessun atto amministrativo è stato prodotto, nessun provvedimento è stato approvato, eppure tante sono le emergenze che meritano attenzione ad iniziare dall’ ordine pubblico e la sicurezza”.

Intanto, conclude la nota diffusa dai quattro rappresentanti del centrosinistra in consiglio comunale, “i maxi dirigenti fortemente voluti dal PdL, con il loro operato stanno  mettendo in serio pericolo  la regolare attività amministrativa del Comune. E’ sufficiente ricordare la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti ed il  relativo aumento del canone, le ombre che aleggiano sulla gara per i lavori all’immobile comunale adiacente al Centro anziani, aggiudicata ad una ditta di Ruvo di Puglia, l’affidamento d’incarichi professionali ad personam che sta producendo notevoli danni alle casse comunali”. Da qui la richiesta di “una seduta straordinaria del Consiglio Comunale per affrontare e discutere nella naturale sede istituzionale la crisi amministrativa in atto”.

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