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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il porto di Brindisi snodo verso i Balcani: "Il Corridoio VIII entri nella rete Ten-T"

Il documento finale prodotto al termine del meeting fra i ministri degli esteri di Italia, Albania, Macedonia del Nord e Bulgaria che si è svolto stamattina presso il castello Svevo

BRINDISI – Il porto di Brindisi sarà uno degli snodi nevralgici del Corridoio VIII: un’infrastruttura concepita per rinforzare la connessione fra Italia, Albania, Bulgaria e Macedonia del Nord, migliorando la sicurezza delle popolazioni e incentivando gli scambi commerciali. Stamattina, presso il castello Svevo, è iniziato il percorso che si spera possa concludersi con l’integrazione del corridoio VIII nella direttrice baltico - adriatica della rete Rete Ten-T. Questa l’intenzione dei ministri degli esteri dei quattro paesi ribadita al termine del vertice che è svolto a Brindisi, dove il locale ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha accolto gli omologhi Olta Xhaçka (Albania), Mariya Gabriel (Bulgaria) e Bujar Osmani (Macedonia del Nord). 

Video: Antonio Tajani accoglie i ministri

Il summit si è concluso con un documento unitario che tocca le tematiche della cooperazione commerciale, della difesa (tutti e quattro i paesi fanno parte della Nato), del miglioramento dei livelli di sicurezza. Sullo sfondo anche il conflitto in Ucraina, con la ferma condanna dell’invasione. 

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Cos'è il Corridoio VIII

Nei piani dell’Unione Europea il Corridoio VIII sarà l’asse Mar Adriatico – Mar nero che, nel suo tracciato principale, si svilupperà lungo la direttrice Durazzo – Tirana – Skopje – Sofia – Burgas e Varna con l’interconnessione marittima verso i porti italiani di Bari e Brindisi “Corridoio Adriatico”.    
Il Corridoio VIII costituisce un asse strategico tra il mare Adriatico e il Mar Nero, collegando le regioni meridionali adriatico-ioniche dell’Italia con l’Albania, la Macedonia del Nord e la Bulgaria.

Il programma della giornata

Lo sviluppo del Corridoio avrà una valenza strategica, anche con riferimento al processo di stabilizzazione dell’area balcanica. Lo scorso 5 dicembre il Consiglio Trasporti ha adottato l’orientamento generale sulla proposta di regolamento per la revisione delle reti Trans-europee di trasporto (Ten-T) che include il Corridoio VIII nel nuovo corridoio dei Balcani occidentali (come richiesto da Bulgaria e Italia). 

Sul piano delle risorse finanziarie, il corridoio ferroviario beneficia di fondi da parte di Bers (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) e Bei (Banca europea per gli investimenti), mentre il corridoio autostradale beneficia di fondi solo Bers (per le Bei esistono vincoli ambientali su questo tipo di progettualità). Su entrambi i segmenti esistono consistenti finanziamenti a dono da parte della Commissione europea (fondi di pre adesione) attraverso la piattaforma “Western Balkan investment framework” – Wbif (per l’Italia partecipano al Wbif il Ministero della finanza e il ministero degli affari esteri e cooperazione internazionale, oltre alla Cassa depositi e prestiti come banca nazionale di sviluppo).

Ulteriori risorse finanziarie, di portata più limitata, sono state messe a disposizione nell’ambito della “Iniziativa centro europea” a cui partecipano Albania, Nord Macedonia e Bulgaria. Tramite il fondo di cooperazione Ince Bers finanziato esclusivamente dall’Italia l’Ince ha già finanziato diversi studi di fattibilità per progetti, da ultimo nel 2022 per una tratta ferroviaria del Corridoio VIII in Nord Macedonia. 

Il documento finale

“I ministri  - si legge nel documento finale - hanno sottolineato il valore strategico del Corridoio VIII come parte della rete centrale Ten-t. Hanno convenuto che il suo completamento, sia nei collegamenti ferroviari che autostradali, contribuirebbe in modo significativo alla crescita economica della regione e all'integrazione dei Balcani occidentali nel mercato unico dell'Ue”. I ministri hanno inoltre sottolineato la rilevanza del Corridoio VIII per il potenziamento della mobilità militare nella regione in ambito Nato ed Ue”.

Nel secondo punto del documento si chiarisce che “i ministri hanno convenuto di non lesinare sforzi a sostegno rapida attuazione del Corridoio VIII e di promuovere le opportunità che l'infrastruttura può dischiudere al settore privato e alla società civile”. “Al riguardo, i ministri hanno scambiato opinioni sulla mobilitazione di un ulteriore sostegno finanziario per il Corridoio VIII e sui modi per promuovere il coinvolgimento delle parti interessate, comprese le comunità locali”.

E poi “riconoscendo l'adesione all'Ue come catalizzatore per il superamento delle questioni bilaterali o regionali e per favorire la riconciliazione, i ministri hanno ribadito il fermo sostegno all'integrazione europea dei Balcani occidentali sulla base dei propri meriti e della necessità che il processo di allargamento produca risultati tangibili, soprattutto a beneficio dei cittadini dei Balcani occidentali, in particolare delle giovani generazioni”.

“Pur condannando fermamente la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, i ministri si sono scambiati opinioni sulle sfide alla sicurezza dell'Ue e dei Balcani occidentali. Hanno convenuto che la rapida attuazione del Corridoio VII può contribuire alla stabilità della regione e mitigare l'influenza maligna di terzi, le minacce ibride, la disinformazione e la migrazione irregolare. I ministri hanno inoltre discusso dell'importanza di promuovere una visione strategica per affrontare in modo globale la questione della migrazione. I ministri hanno convenuto di consolidare questo formato come piattaforma politica per il dialogo e la cooperazione e hanno deciso di tenere una seconda riunione in Bulgaria in un prossimo futuro".

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