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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Francavilla Fontana

"Caso Pari Opportunità, intervenga il prefetto". Tatarano: "Polemica strumentale"

Le opposizioni: "Commissione convocata, ma Mastromaino non ha alcuna legittimazione ad assumere funzioni di presidente". L'assessore: "Interpretano il regolamento a proprio piacimento"

FRANCAVILLA FONTANA - Caso Pari opportunità, atto secondo: i consiglieri di opposizione scrivono al prefetto di Brindisi, Michela La Iacona. E l'assessore Sergio Tatarano replica nuovamente parlando di una "polemica testardamente strumentale". Il casus belli è la convocazione della commissione di Francavilla Fontana per il 6 novembre scorso da parte del presidente Davide Mastromarino, definito nella nota delle opposizioni "componente", in quanto ritengono nulle le votazioni che hanno portato alla presidenza l'esponente politico pentastellato ("non avendo lo stesso alcuna legittimazione ad assumere funzioni di presidente", scrivono).

Un passo indietro: il 27 ottobre scorso le opposizioni francavillesi avevano chiesto le dimissioni dell'assessore Tataranto (leggi l'articolo). Avrebbe favorito il candidato della maggioranza a scapito della consigliera d'opposizione e candidata Anna Ferreri. Entrambi potevano contare, sino a quel momento, su cinque voti. Poi, il voto dell'assessore ha fatto pendere l'ago della bilancia verso Mastromarino. Tatarano aveva spiegato che, di fronte all'ipotesi di votare una seconda volta, la stessa Ferreri lo aveva invitato a procedere in quel modo.

Le opposizioni: "Commissione illegittima"

Oggi, sabato 11 novembre 2023, diversi consiglieri di opposizione hanno prodotto una ulteriore nota sulla vicenda: "Dal parere fornito dal segretario generale, pur emergendo orientamenti giurisprudenziali differenti, si evince che in ogni caso non è da considerarsi ammissibile, ed è dunque nullo, il voto espresso dall'assessore Tatarano, a chiusura delle operazioni di voto segreto e per di più a schede già scrutinate".

Ancora: "Al grave si aggiunge il surreale. Lo stesso Mastromarino, convocando la commissione, ha pedissequamente dato seguito alla richiesta impartita dall'assessore Tatarano, che chiedeva  al 'presidente eletto', per Tatarano funziona così, la convocazione della c.P.o., facendola sprofondare ancora di più in una condizione di incertezza e di illegittimità. Per Tatarano si può fare".

"Così si crea un pericoloso precedente"

La nota odierna è firmata da Michele Iaia (Fratelli d'Italia); Anna Ferreri (Fratelli d'Italia); Francesco Birtolo (Insieme con Iaia Sindaco); Cosimo di Maria (Insieme con Iaia Sindaco); Alessio Curto (Forza Italia); Maria Passaro (Libera Francavilla); Antonella Iurlaro (La Città di tutti). Rispetto alla prima nota - quella che chiedeva le dimissioni di Tatarano - mancano due nomi all'appello: Dario Pio Mancino (UdC) e Giacomo Gallone (UdC).

La preoccupazione dei consiglieri citati è che si andrebbe a creare un "pericoloso precedente", per questo "abbiamo provveduto a chiedere anche a sua eccellenza il prefetto un parere dirimente sulla questione sollevata, che si riferisce ovviamente al caso della parità di voto. Si esclude che qualcuno possa ritenere possibile votare dopo la conclusione delle operazioni, a schede scrutinate ed a responso letto, condizionandone il risultato".

Qualche dato politico sulla vicenda

La questione si fa politica, non solo procedurale. Per i consiglieri di opposizione, Tatarano avrebbe "scarsa frequentazione dei principi liberali e democratici che dice di professare, con un evidente senso di fastidio e di intolleranza verso il pensiero altrui". E l'Amministrazione Denuzzo bis sarebbe "bloccata tra veti incrociati e franchi tiratori [e] rimane in un silenzio tanto assordante, quanto imbarazzante". Certo, non si può non rilevare che il "cinque pari" tra candidato di maggioranza e candidata di opposizone indica la presenza di un "franco tiratore".

Contattato da BrindisiReport, l'assessore Sergio Tatarano parla di un "tentativo sempre più smaccatamente ostruzionistico di impedire il corretto funzionamento della commissione" e ricorda "che addirittura il giorno dopo l'insediamento della commissione che aveva eletto presidente e vice (di opposizione), la consigliera Ferreri ha sorprendentemente - e in modo tanto tardivo quanto contrario ai più elementari principi di correttezza - sollevato delle obiezioni sulle modalità di voto (peraltro dalla stessa suggerite), ritenendo conveniente cavalcare una protesta non saprei se più sterile od opportunistica, unicamente rivolta ad ottenere un'interpretazione del regolamento più congeniale ai propri obiettivi".

La replica dell'assessore Tatarano

L'assessore non concorda soprattutto riguardo al passaggio sul segretario generale, che "ha intanto confermato come non vi fossero dubbi sulla circostanza che io potessi votare, così come espressamente previsto da quel regolamento approvato sotto l'assessorato Ferreri nel lontano 2016 e poi ha dato una risposta chiara anche sul secondo quesito relativo al da farsi in caso di parità di voto tra candidati: e infatti non è per nulla vero che in tale ultimo caso la presidenza tocchi al più anziano, così come sostenuto con testardaggine da una parte dell'opposizione. Al contrario, il segretario, nel proprio parere, dopo aver esposto i vari orientamenti giurisprudenziali, ha scritto testualmente 'aderendo a quest'ultima impostazione ho quindi suggerito alla commissione di procedere ad una nuova votazione'".

Infine, la chiosa nel merito della seduta recente: "Che Mastromarino sia presidente, cosi come Pezzuto vice, non lo dico io, ma lo ha stabilito un organo collegiale senza che nessuno sollevasse alcuna contestazione al momento opportuno. E nonostante ciò, ho chiesto e ottenuto dal presidente eletto che si svolgesse una nuova seduta ad hoc per superare qualunque dubbio o perplessità. Ma è evidente che anche tale passaggio dovesse essere osteggiato da chi oggi intende solo continuare a polemizzare col sottoscritto. Pazienza".

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