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In 13 chiedono commissariamento Pd. In giunta potrebbe entrare un avvocato

Il penalista è il fratello del consigliere comunale ex Sviluppo e Lavoro, ora Idea Brindisi: nella squadra al posto del dimissionario Antonio Ingrosso. L'11 settembre in Consiglio la surroga dell'assessore Antonio Manfreda con Vito Gloria, ex Sel, primo dei non eletti di Impegno sociale. Intanto in 13 chiedono il commissariamento del Pd

BRINDISI – L’identikit tracciato off-records come nuovo assessore della Giunta Consales (la numero enne) sembra coincidere con il volto di un penalista: Livio Di Noi, che altri non è, se non il fratello del consigliere comunale Ferruccio Di Noi, anche lui avvocato, entrato a far parte della maggioranza di centrosinistra dopo essere stato espressione di una voce alternativa, quella di Sviluppo e lavoro di Giovanni Brigante.
Di Noi consigliere non parla. Silenzio stampa. Il suo telefonino squilla a vuoto. Se si riesce ad incontrarlo in Centro, tra Palazzo Nervegna e Palazzo di città, non si è più fortunati: poche parole, ma niente che abbia a che vedere con quel nome che pure circola nelle ultime ore non solo nella sede del nuovo movimento che ha scelto come sua casa politica, assieme a Massimiliano Cursi, arrivato dal centrodestra con Fli, ma in Livio Di Noi-2quella del Partito democratico. 

Si dice, infatti, che tutto sarebbe iniziato da una battuta ironica del capogruppo del Pd, Salvatore Brigante, all’uscita dalla riunione di maggioranza, chiesta da Francesco Cannalire di Iniziativa democratica dopo le dimissioni dell’assessore alla Casa, all’Industria e allo Sport, Antonio Ingrosso, dopo che il consigliere comunale ha preso le distanze dalla maggioranza guardando all’emergenza rifiuti, allo stop subito dalla programmazione urbanistica e al caso del villaggio dello sport (nella foto a destra, Livio Di Noi).

Cosa avrebbe detto, allora Brigante, per catapultare Di Noi fratello nel mezzo dei rumors politici? Che il Pd non vuole consiglieri comunali in Giunta al posto del dimissionario Ingrosso, ma potrebbe dire di sì a un esterno e prima ancora che non ha alcuna intenzione di azzerare la Giunta, come chiesto dal Francesco Renna di Brindisi di tutti, il quale si è lamentato della scarsa incisività dell’azione dell’esecutivo.

Ferruccio Di Noi Il Pd, da intendere come gruppo consiliare posto che la segreteria provinciale di Maurizio Bruno non sembra avere molta intesa con il sindaco, ha detto chiaramente no all’ingresso in Giunta di Ferruccio Di Noi e a quel punto Brigante si sarebbe lasciato scappare il riferimento all’altro Di Noi, il penalista: “Diverso è il discorso per tuo fratello”, avrebbe detto. Livio Di Noi, di conseguenza, malgré lui, è finito nel pour parler e poiché si tratta di un professionista espressione di quel che si dice società civile, i consiglieri del Pd hanno annuito pensando a un suo possibile ingresso in Giunta. E il discorso si sarebbe fatto serio (nella foto a sinistra, Ferruccio Di Noi).

Sembra piacere al gruppo consiliare il penalista. Bisogna però precisare che dai consiglieri Pd è staccato Antonio Elefante, segretario cittadino, dal giorno stesso in cui si è astenuto dal bilancio di previsione 2015 e dalla delibera sull’aumento della tassa sui rifiuti. Elefante era presente alla riunione di maggioranza come osservatore, non ha parlato, ma quel che aveva dire l’ha detto a suo tempo e continua a ripeterlo su Facebook dove, non è da escludere, che arriverà un commento sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti con richiesta di commissariamento: le firme in calce sono arrivate a 13 sugli iniziali 31 componenti del direttivo cittadino, da cui è necessario sottrarre i cinque che hanno deciso di dire basta, tra i quali fa ancora rumore il silenzio di Enzo Casone, già segretario cittadino, più gli esponenti di Left. Salvatore Brigante inveisce, Elefante perplesso-2

Salvatore Brigante che pure è stato sostenitore di Elefante è stato fra i primi a firmare. A quanto pare, il documento dovrebbe essere consegnato nelle mani di Michele Emiliano, numero uno del Pd in Puglia, prima della riunione chiesta dal segretario provinciale Maurizio Bruno. La data sarà comunicata a giorni.

Intanto la maggioranza di centrosinistra potrà procedere alla conta, in sede pubblica, il prossimo 11 settembre, data stabilita per il Consiglio comunale per lo meno per le vie ufficiose: domani si terrà la conferenza dei capigruppo per confermare l’appuntamento in Assise e stabilire gli argomenti. Sicuramente ad inizio della seduta è prevista la surroga di Antonio Manfreda di Impegno sociale, entrato in Giunta come titolare della delega ai Servizi sociali, al posto di Alfredo Sterpini, con il primo dei non eletti, vale a dire Vito Gloria, ex Sel, marito di Dolores Fiorentino, a sua volta ex assessore all’Igiene urbana nella prima versione della Giunta Consales. 

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