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Intervento/ Amministrazione Consales e urbanistica: ritardi ed contraddizioni

E' a dir poco singolare la maniera con la quale l'amministrazione comunale sta approcciando il tema di discussione sul Pug parte strutturale non fosse altro perché non è dato sapere dov'è questo documento

BRINDISI - Riceviamo e pubblichiamo un intervento del consigliere comunale de La Puglia Prima di Tutto, Massimiliano Oggiano, sull'esame in corso da parte della apposita commissione consiliare delle questioni legate alla definizione del Piano Urbanistico generale della città di Brindisi.

E’ a dir poco singolare la maniera con la quale l’amministrazione comunale sta approcciando il tema di discussione sul Pug parte strutturale non fosse altro perché non è dato sapere dov’è questo documento! I lavori della commissione urbanistica, con la successione di “ospitate” di vari interlocutori esterni (ordini professionali, associazioni, istituzioni), si fondano, infatti,  sulla misera produzione di un riassunto composto da “slide” tipiche di una presentazione, rendendo di fatto le audizioni prive di significato.

Tale documento, tra l’altro, oltre a denunciare che a Brindisi insiste già molta più volumetria di quanto la città necessita e ad ipotizzare una nuova quanto improbabile area cimiteriale (di cui non se si sente proprio il bisogno) non riferisce davvero nulla di significativo sulle specifiche che dovrebbero essere contenute nel Piano urbanistico strutturale non facendo altro che ripetere concetti generali già contenuti nel Dpp, (vecchio ormai di quasi 4 anni!) ed enunciarne pochi altri, anch’essi del tutto generici e, per taluni versi, finanche contraddittori con il documento preliminare suddetto.

Pur non volendo entrare nello specifico dei singoli obiettivi delineati nel Dpp, dei quali ci si aspettava, per l’appunto, la maturazione nel Pug strutturale, e assenti nella sintesi offerta, non si può non rilevare come nella stessa non ci si esprima nemmeno sui grandi “temi” quali: la delocalizzazione o meno della centrale di Brindisi Nord, la delocalizzazione o meno del terminale portuale carbonifero, la eliminazione o meno del nastro trasportatore, la sussistenza o meno dell’arsenale marittimo nel Seno di Ponente, la creazione o meno della famosa greenway di collegamento fra i due grandi parchi urbani ed ancora: come sviluppare la “logistica” quale modello di sviluppo alternativo alla “grande industria”, come realizzare l’area direzionale di interscambio sulla stazione centrale, come far rivivere i grandi contenitori urbani, come ridurre la congestione del traffico urbano, etc..

Anche con riguardo a quest’ultimo aspetto, nel documento di sintesi si conferma la scelta della linea a guida vincolata (trasporto su binari) quale strumento di collegamento tra i quartieri periferici e la stazione centrale e da questa in aereoporto, sebbene poi, nel frattempo l’amministrazione comunale abbia minato detto assunto, pertanto entrando in aperta contraddizione con se stessa, con la previsione di ricorrere ad un’altra linea di autobus per collegare la rete Rfi con l’aeroporto, lo shuttle, del tutto inutile alla mobilità urbana i cui elevatissimi costi di gestione non saranno assolutamente compensati dai ricavi.

Lo stesso principio cardine, che dovrebbe indirizzare le scelte determinanti  del Pug, sui cui dovrebbe ruotare l’intera pianificazione strategica della città e cioè l’integrazione della città con il  porto, viene derubricata irresponsabilmente ad una mera attività di audizione perdendo di vista il concetto che l’Autorità portuale, in quanto proprietaria di vaste aree demaniali complementari alla città, è soggetto co-pianificatore essenziale nel redigendo Pug. Al riguardo l’amministrazione comunale ha perso più di due anni per comprendere tale assunto.  Pertanto anche in questa occasione l’amministrazione Consales dimostra la più totale sciatteria e incapacità nella gestione della cosa pubblica.

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