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Latiano sceglie Lecce. Accuse a Oria

LATIANO - Anche il Comune di Latiano preferisce essere accorpato alla Provincia di Lecce, smentendo le ultime voci sulla scelta di andare invece con quella di Taranto. Lo ha deciso questa mattina, in una seduta monotematica e straordinaria il consiglio comunale, con 14 voti favorevoli e 3 astenuti (Lista De Giorgi). Quindi, ad oggi, sono solo due i comuni che chiedono l'adesione ad un'altra provincia che non sia Lecce, ovvero Oria (che dice Taranto) e Fasano (Bari).

LATIANO - Anche il Comune di Latiano preferisce essere accorpato alla Provincia di Lecce, smentendo le ultime voci sulla scelta di andare invece con quella di Taranto. Lo ha deciso questa mattina, in una seduta monotematica e straordinaria il consiglio comunale, con 14 voti favorevoli e 3 astenuti (Lista De Giorgi). Quindi, ad oggi, sono solo due i comuni che chiedono l'adesione ad un'altra provincia che non sia Lecce, ovvero Oria (che dice Taranto) e Fasano (Bari).

Il decreto sul riassetto delle province, dalle ultime indiscrezioni arrivate da Roma, andrà in Consiglio dei ministri questa settimana. Il taglio, su ciò sta lavorando il governo, sarà di 36 su 86 province. Si stanno quindi aspettando le ultime proposte delle Regioni che ancora non sono arrivate ( e che avevano come scadenza il 24 ottobre scorso). Dall'ultimo incontro al Viminale di venerdì scorso tra i ministri dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, e della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, e il presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, era emerso che il riordino si sarebbe orientato verso la riduzione di 40 Province delle Regioni ordinarie. A quest'ultime, si sarebbero aggiunte, le città metropolitane e le Province delle Regioni a statuto speciale.

In Puglia, scompariranno – secondo la prima impostazione del decreto - le province di Brindisi  e della Bat (che ha già fatto ricorso al Tar). Quindi a rimanere in piedi saranno Bari (area metropolitana), Foggia (che vuole i comuni della Bat), Taranto e Lecce. Intanto, tra mille se e ma, i comuni del territorio brindisino, sembra, essere arrivati ad una scelta. L'ultimo dato, relativo ad oggi, è che, oltre a Fasano che ha scelto di andare con Bari, e Oria con la Provincia di Taranto, tutti gli altri comuni avrebbero scelto di legarsi col capoluogo del Salento cioè Lecce.

"Il Consiglio Comunale di Latiano, riunitosi oggi in seduta straordinaria, ha deliberato - dichiara a BrindisiReport.it Antonio Delli Fiori, capogruppo di Sel nonchè consigliere comunale - di richiedere l'adesione del Comune alla Provincia di Lecce. La decisione odierna è stata adottata a maggioranza dal consiglio comunale, con la sola astensione del gruppo politico Lista De Giorgi. E' una scelta di buon senso che tiene conto di fattori storico culturali che ci legano al Salento, delle collaborazioni istituzionali (università, uffici giudiziari,) e anche economici, con la naturale simbiosi tra le vocazioni agricole, turistiche e industriali esistenti tra i due territori. Inoltre, consente a Latiano di non isolarsi da tutti quei comuni limitrofi con cui da anni sono attivi percorso istituzionali di collaborazione (piani di zona, ambiti, progetti di finanziamento) utili allo sviluppo del territorio".

"Già lo scorso 26 settembre, - continua Delli Fiori - nel Consiglio comunale di Latiano, all'unanimità si era elaborato un documento che chiedeva al governo la salvaguardia della Provincia di Brindisi, esprimendo in alternativa l'accorpamento delle province di Lecce, Brindisi e Taranto in un'unica provincia della Terra d'Otranto e qualora questa scelta non fosse stata auspicabile ci sarebbe stata l'indizione di un referendum che consentisse al territorio di Brindisi di scegliere democraticamente a quale provincia aderire salvaguardando l'unità territoriale. Tale appello, purtroppo, è caduto nel vuoto". Da qui, oggi, l'ufficiosa nuova mappa del Tacco d'Italia che vede sgretolarsi il territorio di Brindisi. Il Comune di Oria si accorpa alla Provincia di Taranto, Fasano ha scelto di legarsi a Bari mentre tutti gli altri comuni si legheranno a Lecce.

"Il sindaco di Oria (Cosimo Pomarico, ndr) ha preso la decisione di unirsi alla Provincia di Taranto senza consultare i cittadini. - ha dichiarato a BrindisiReport.it Cosimo Ferretti, ex sindaco della città di Oria nonchè consigliere provinciale Pdl e comunale di minoranza del Gruppo politico Io Amo Oria - Io Amo l'Italia -. Da un sondaggio fatto dalla mia parte politica, si è evinto che gli oritani hanno scelto Lecce e non Taranto. Il primo cittadino è stato redarguito da Massimo Ferrarese e da lì la decisione di cambiare idea. Nel prossimo consiglio comunale proporrò alla mia parte politica di promuovere un referendum. Dovremo raccogliere le firme perchè la scelta spetta ai cittadini e non al sindaco. Abbiamo il dovere di ascoltare i cittadini".

Quindi bisognerà capire se la fusione per la Provincia di Brindisi, avverrà completamente o quasi con Lecce. Il nuovo ente (Provincia di Lecce), con i dati odierni, comprenderebbe (oltre ai suoi già 97 comuni) quelli di Mesagne, Erchie, Torre Santa Susanna, Latiano, San Vito dei Normanni, San Michele Salentino, Francavilla Fontana, Carovigno, Cisternino, San Donaci, Cellino San Marco, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Torchiarolo ad eccezione di Oria, Ostuni e Fasano. Anche il Comune di Brindisi, sembrerebbe, dalle ultimissime indiscrezioni, favorire la Provincia di Lecce a quella di Taranto. Per continuità territoriale, invece, anche il Comune di Avetrana (Ta) ha scelto di accorparsi alla Provincia di Lecce.

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