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Pennetta vuole querelare Guadalupi: "Sulla missione politica in Croazia ha offeso la mia immagine"

BRINDISI – Rischia di finire nelle aule del tribunale la lite iniziata attraverso gli organi di informazione tra il presidente del Consiglio comunale di Brindisi Giampiero Pennetta e il capogruppo del Sel Vincenzo Guadalupi. Quest'ultimo aveva definito come “gita a spese del Comune” la missione politica di tre giorni a Spalato appena conclusasi, e che aveva visto la presenza non solo di Pennetta, ma anche dei consiglieri d'opposizione Salvatore Brigante e Francesco Cannalire (eletto nel direttivo della Macroregione dell'Adriatico e dello Jonio).

BRINDISI – Rischia di finire nelle aule del tribunale la lite iniziata attraverso gli organi di informazione tra il presidente del Consiglio comunale di Brindisi Giampiero Pennetta e il capogruppo del Sel Vincenzo Guadalupi. Quest'ultimo aveva definito come “gita a spese del Comune” la missione politica di tre giorni a Spalato appena conclusasi, e che aveva visto la presenza non solo di Pennetta, ma anche dei consiglieri d'opposizione Salvatore Brigante e Francesco Cannalire (eletto nel direttivo della Macroregione dell'Adriatico e dello Jonio).

Pennetta ha deciso di sporgere querela contro Guadalupi, e a comunicarlo è lo stesso presidente del Consiglio comunale in una nota: “In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere Guadalupi – sostiene Pennetta – comunico di aver dato mandato al mio legale di fiducia, l'avvocato Luca Leoci, di verificare se vi siano gli estremi per procedere giudiziariamente per la lesione della mia immagine”. Pennetta entra nel merito della questione e spiega: “Intanto sono del tutto gratuite, prive di fondamento e comunque offensive le dichiarazioni di Guadalupi che non si è accontentato di essere già stato sanzionato per analogo comportamento nei confronti di un collega consigliere, e ha ritenuto di dover affermare che mentre si discute della deliberazione della Corte dei Conti, il presidente è in gita a Spalato insieme ai consiglieri Brigante e Cannalire a spese del Comune a 240 euro al giorno per tre giorni”.

“Vero è che il sottoscritto – ricorda Pennetta -, contestualmente alla ricezione della delibera della Corte dei Conti con la quale viene formulato il rilievo di grave irregolarità nei confronti dell'Amministrazione comunale, ha trasmesso a tutti i consiglieri il provvedimento quale atto dovuto stante il ripetuto richiamo della Corte al Consiglio comunale per le rivenienti responsabilità in capo all'organo assembleare ed al fine, quindi, di provocare nelle sedi opportune le appropriate iniziative del caso e senza avanzare alcun giudizio sui fatti oggetto della delibera. Vero è, altresì, che agli atti della presidenza del Collegio dei revisori, della segreteria generale del Comune, del Gabinetto del sindaco, del dirigente comunale, dei servizi finanziari e di altri dirigenti, esistono note prodotte dalla presidenza del Consiglio, guarda caso anche sui fatti oggetto di rilievo nella delibera della Corte dei Conti”.

Pennetta aggiunge che non esiterà “a promuovere un apposito incontro per affrontare i temi rilevati dall'Organo di controllo della Corte dei Conti che si riferiscono al solo rendiconto contabile dell'esercizio 2008 e non anche alla corposa verifica amministrativa effettuata dal Dipartimento della ragioneria generale del Ministero delle Finanze per la quale ho più volte rivolto a chi di dovere precisi inviti per la formale trattazione dell'argomento”.

L'ultimo richiamo è proprio a Guadalupi, sempre a proposito della spedizione croata: “In quanto componente della commissione statuto e regolamenti e capogruppo, dovrebbe sapere che il presidente ha solo l'obbligo di comunicare la missione all'ufficio competente”.

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