Regione: "Di Paola for president"

BARI - Per il dopo Vendola potrebbe esserci un nome in grado di scardinare i giochi della politica: quello di un personaggio mai schieratosi, ma stimato a destra, sinistra e centro. Si tratta di Domenico Di Paola, l'amministratore di Aeroporti di Puglia. Ma non è stato lui a proporsi per la presidenza, nè un partito ha fatto il suo nome. La candidatura nasce dal basso, dai pugliesi. Qualche giorno fa, infatti, l'avvocato barese Luigi Decollanz ha lanciato una raccolta firme e aperto una pagina Facebook dal titolo esaustivo: "Vogliamo Domenico Di Paola presidente della Regione”. Risultato: qualche migliaio di firme già raccolte, 2300 iscritti al gruppo, e tanti comitati che si mobilitano in varie città.

«Il Comitato - spiega Decollanz - nasce spontaneamente su iniziativa di amici e simpatizzanti dell’ingegnere Di Paola, che lo ritengono  in possesso delle capacità e delle competenze necessarie a presiedere il governo regionale. Il Comitato non ha fini di lucro e si definisce spontaneo, in quanto privo di una struttura organizzativa fissa». Chiunque può aderire, indirizzando la propria adesione via mail all’indirizzo: comitato.dipaola.presidente@groups.facebook.com. Ogni aderente può liberamente manifestare il proprio pensiero e dare i suggerimenti che riterrà opportuni.

«Riteniamo che Domenico Di Paola abbia già dimostrato di sapere operare bene per la comunità pugliese, e che possieda le capacità necessarie per affrontare le impegnative sfide del prossimo futuro. Crediamo sia giunto il momento in cui la società civile pugliese, che sostiene con il proprio lavoro, con i propri sacrifici e con la propria cultura questo Paese e questa Regione in particolare, faccia sentire la propria voce. Sia chiaro - dice ancora l'avvocato promotore dell'iniziativa - lo scopo non è "fare numero", ma "contarsi"».

E a giudicare da quanto accaduto in questi primi giorni, forse l'azione è destinata a riscuotere successo, tanto più che ad avvicinarsi a questa proposta sono cittadini di ogni tipo e di credo politico trasversale.

«È la prima volta - si legge in una nota del Comitato promotore - che un gruppo di Cittadini anziché ‘seguire’ una candidatura vi si pone dinanzi. È la prima volta che il termine ‘candidato’ assolve a quanto descritto nel vocabolario della lingua italiana (chi è proposto per una carica pubblica). Ed è la prima volta che è necessario ‘convincere’ qualcuno affinché prenda in seria considerazione l'ipotesi di accettare una candidatura».

Mimmo Di Paola per ora non si sbottona, dichiara soltanto che ovviamente l'iniziativa non può che fargli piacere e lo stimola a fare ancora meglio. Chissà come reagiranno i partiti e i tanti pretendenti alla poltrona di successore di Vendola.