Sbloccati i lavori per il cimitero
SAN PIETRO VERNOTICO. Sospiro di sollievo per i sanpietrani e per tutti coloro che avevano investito denaro per l’acquisto di loculi e cappelle nella nuova area cimiteriale, i cui lavori di ampliamento della stessa furono bloccati a marzo scorso perché sottoposta a vincolo idrogeologico. Ieri l’Autorità idrica per la Puglia ha rilasciato il parere favorevole per il proseguo dei lavori nel “Primo lotto funzionale”. Ora si può nuovamente morire tranquilli.
SAN PIETRO VERNOTICO. Sospiro di sollievo per i sanpietrani e per tutti coloro che avevano investito denaro per l’acquisto di loculi e cappelle nella nuova area cimiteriale, i cui lavori di ampliamento della stessa furono bloccati a marzo scorso perché sottoposta a vincolo idrogeologico. Ieri l’Autorità idrica per la Puglia ha rilasciato il parere favorevole per il proseguo dei lavori nel “Primo lotto funzionale”. Ora si può nuovamente morire tranquilli.
C’è stato il rischio concreto, infatti, che l’ampliamento del camposanto sanpietrano non si sarebbe potuto realizzare per via del vincolo idrogeologico cui è sottoposta l’intera area, perché attraversata da un canale di scolo di acqua piovana (Fica Nera). “Il nuovo dirigente dell’Utc del Comune di San Pietro Vernotico, l’architetto Vanina D’Anna, provvederà in tempi ristretti ad adottare i consequenziali atti amministrativi volti a consentire la prosecuzione dei lavori”, fa sapere il consigliere comunale Udc Guido De Vitis, mandatario della delega alle problematiche del cimitero.
“Oggi possiamo dire che sono state sanate almeno una parte delle conseguenze della politica delle ‘strette di mano’ che l’amministrazione Rollo (la precedente maggioranza, ndr) ha usato per sua stessa ammissione come modus operandi e che non poche difficoltà, hanno creato e continuano a creare a tutti, siano essi gli attuali amministratori ma soprattutto i cittadini tutti”.
“Stretta di mano, quante volte è stata ripetuta e ostentata, questa definizione in consiglio comunale come la panacea di tutti i problemi: per progetti così importanti, invece, come ben sappiamo – prosegue De Vitis - e abbiamo avuto modo di verificare, il predetto modello comportamentale non ha fatto altro che creare uno strato melmoso dove prima o poi dovevamo impantanarci così come è accaduto con il permesso a costruire rilasciato in assenza di parere dell’autorità di bacino”.
Conclude il consigliere delegato: “Il parere dell’autorità di bacino rafforza ancora di più in noi l’impegno a proseguire sulla strada della trasparenza e della legalità convinti come siamo che solo su questa strada si può operare con tranquillità dando le giuste certezze ai cittadini. Tra la data di avvio del procedimento ad oggi sono passati forse tre o quattro mesi in tutto: se si pensa che tali iniziative avrebbero dovuto avviarsi nel 2008 vi chiediamo scusa se siamo stati troppo celeri nel mettere le carte a posto”.