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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Scandalo appalti: Vendola difende la Ciannamea

BRINDISI - Vendola comincia a Brindisi il giro di alcune strutture sanitarie pubbliche e private, ma non può non affrontare il tema della nuova tempesta, dopo quella dei casi di assenteismo, abbattutatsi sulla Asl locale: la vicenda della corruzione negli appalti.

BRINDISI - Vendola comincia a Brindisi il giro di alcune strutture sanitarie pubbliche e private, ma non può non affrontare il tema della nuova tempesta, dopo quella dei casi di assenteismo, abbattutatsi sulla Asl locale: la vicenda della corruzione negli appalti. E il governatore della Puglia si schiera a difesa del direttore general Paola Ciannamea: “Abbiamo condotto una battaglia importantissima per la moralizzazione di una Asl che le cronache giudiziarie hanno fotografato come assediata da dinamiche affaristiche e corruttive”.

“Prima che esplodesse la tangentopoli brindisina (che ha coinvolto parte della strutura tecnica, imprese e politici, ndr),  quando questo management della Asl e la dottoressa Paola Ciannamea era quotidianamente aggredita, noi l’abbiamo difesa, mandando letteralmente al diavolo tutti, perché non so per quale motivo, c’era una curiosa convergenza contro questo manager. Una donna straordinaria, una donna coraggiosa, una donna con la schiena dritta, fa piacere quando in un mondo come quello della Sanità si profilano personalità capaci di dire che negli ospedali non si curano gli affari, si curano gli ammalati", ha detto Nichi vendola ai giornalisti.

"Ecco, noi siamo vicini a lei. Naturalmente, la conseguenza della visione del malaffare, mi porta a stringere sul terreno della centralizzazione dell’acquisto dei beni e dei servizi, una operazione gigantesca molto complicata, però credo che noi non soltanto per gli acquisti sotto la soglia dei 200.000 euro ma anche per gli acquisti sopra soglia dobbiamo andare a una vera rivoluzione, perché la centralizzazione degli acquisti è l’unico modo per avere il controllo della spesa, altrimenti quando la spesa viene parcellizzata nei mille rivoli della spesa salta qualunque possibilità di controllo”, ha ricoprdato il presidiente della Regione Puglia, accennando al futuro degli approvvisionamenti pubblici.

“Nel male, dal nostro punto di vista nel bene, nel senso che noi interpretiamo una certa idea della politica e delle istituzioni, chiediamo a questo management di cacciare dal recinto della Asl qualunque ingresso inappropriato della politica che ha il dovere di dare gli indirizzi e poi ha il dovere di controllare, non ha il dovere di occuparsi dei concorsi delle gare, di questo no”, ha concluso sul punto Vendola.

Ma ci sono altri temi sul tappeto, questioni di estrema attualità nazionale. Sulle dichiarazioni di Beppe Grillo che ha incitato la polizia a ribellarsi e sulle proteste dei forconi in tutta Italia Vendola ha tenuto a porre alcuni distinguo: “Credo che ci dobbiamo ben guardare dagli apprendisti stregoni, che sono quelli che evocano le forze del male e poi non le sanno più controllare (riferimento a Grillo, ndr). Quello che si vede in molte città è una dinamica inquietante, anche in Puglia elementi dell’estrema destra, Casa Pound, il gazebo di Forza Italia, insieme a pregiudicati, delinquenti, mafiosi. Diciamo, un’adunata sediziosa di soggetti a rischio: un conto è il disagio sociale ed economico che riguarda tanta parte dell’Italia, un conto è un fenomeno rivoltoso che pare avere una precisa regia politica”.

Sulle novità nel Pd, e sull'arrivo a furor di popolo di Matteo renzi alla segreteria del più grande partito italiano, Vendola è stato lapidario e non ha fatto alcuna anticipazione: “Io sono alleato con il Pd, che governa con me in Puglia. Mi occupo poco di politica - ha detto il governatore - credo che la politica si debba occupare soprattutto di lottare contro la povertà in questo momento, perché quando la povertà cresce a dismisura, questo fa paura, mette a rischio la democrazia e la convivenza”. E circa la possibilità di un incontro a breve con Renzia, Vendola ha risposto: “Ci sentiamo”.

Vendola, accompagnato oltre che dalla manager Paola Ciannamea, anche dall'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, è stato accolto giocosamente all'ospedale Perrino dalle operatrici della clown-terapia ma anche da una delegazione di lavoratori del settore pulizie dell’ospedale, in attesa di essere internalizzati. Vendola si è soffermato qualche minuto con i lavoratori, che sventolavano le bandiere con diverse sigle sindacali.  “Questa visita all'ospedale Perrino – si legge in una nota del Cobas - è stata l'occasione da parte dei lavoratori Markas e dei giardinieri per ringraziare assessore e presidente per la ripresa del processo di internalizzazione attraverso il varo di nuove linee guida, realizzato dalla giunta regionale nei giorni scorsi”.

Poi il presidente della Regione ha cominciato il suo giro alle 10 nel reparto di Psichiatria, poi all’Utin e quindi al laboratorio del Centro trasfusionale per la manipolazione minima e crioconservazione delle cellule staminali per trapianto ematopoietico. Subito dopo sosta allo sportello integrato con servizi socio – sanitari del Comune di Brindisi e con personale dedicato di Piazza Di Summa, dove vi è anche il Niat (Neuropsichiatriva infanzia e adolescenza territoriale) e l’unità di Neuroriabilitazione per l’età evolutiva. Nel pomeriggio, alle 15.30 Vendola si recherà al centro diurno di Assistenza psichiatrica di Oria, poi al presidio territoriale polifunzionale di Ceglie Messapica e quindi al presidio territoriale per la gestione delle cronicità di Cisternino.

 

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