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Logistica e passeggeri, record per il porto di Brindisi nei primi 9 mesi del 2022

Conferenza stampa a Bari sul tema “Nautica in Puglia: dati e prospettive”. Emiliano: “Grazie a un costruttivo lavoro di squadra abbiamo riposizionato i porti pugliesi tra i migliori porti italiani”

BARI - Il porto di Brindisi registra una crescita di circa il 36 percento delle tonnellate di merci movimentate, di cui il +128 percento delle rinfuse solide (più di 3 milioni di tonnellate movimentate), il +10 percento delle rinfuse liquide e il +3 percento del general cargo. Il numero dei passeggeri traghetti registra un deciso +27 percento di aumento rispetto all’anno precedente. Il grande boom si registra nel comparto crocieristico. Nei primi 9 mesi dell’anno in corso, infatti, sono transitati oltre 72 mila passeggeri, record storico per lo scalo messapico. E' quanto emerso questa mattina (lunedì 7 novembre 2022) dalla conferenza stampa sul tema “Nautica in Puglia: dati e prospettive” che si è svolta a Bari.

Presenti il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio - Porto di Taranto, Sergio Prete. “Oggi presentiamo i risultati lusinghieri di molti anni di un costruttivo lavoro di squadra tra organismi governativi e regionali, che ci ha permesso di rendere competitivo il sistema portuale pugliese innanzitutto in Italia. Abbiamo fatto sistema e siamo così riusciti ad affrontare numerose difficoltà, a superare i livelli economici pre-Covid e a raggiungere i migliori porti italiani", ha commentato Emiliano. 

“Abbiamo puntato sull’innovazione tecnologica ed ecologica per porti green, su un sistema di trasporti integrato per tenere lontani dalle strade migliaia di camion e farli girare sulle autostrade del mare, abbiamo promosso la nautica da diporto e il turismo crocieristico. Il sistema portuale pugliese ha tutte le carte in regola per competere con porti del calibro di Trieste, Genova e Gioia Tauro – ha proseguito Emiliano –. Nel passato quello di Taranto era visto solo come il porto dedicato allo scarico dei minerali dell’Ilva, ora la trasformazione tecnologica della fabbrica, che ci auguriamo avvenga al più presto, consentirebbe di fare di Taranto un porto competitivo con i migliori, poiché è infrastrutturato in modo perfetto; il collegamento autostradale, ferroviario e con l’aeroporto di Grottaglie sono mezzi formidabili per trasformare l’intera area industriale tarantina insieme al porto.”

“La straordinaria imparzialità e l’oggettività dei numeri ci dicono chiaramente che la rotta solcata è quella giusta – ha commentato il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi -. Numeri che in una proiezione a medio-lungo termine tenderanno certamente ad aumentare esponenzialmente a valle degli interventi di infrastrutturazione che abbiamo previsto nei sei porti del nostro Sistema. Proprio per rendere i progetti realtà e per aumentare la competitività degli scali portuali ci metteremo subito al lavoro con il nuovo Governo e Assoporti. Tra i principali obiettivi, l’adozione di azioni tese a semplificare e liberare dalle strette maglie burocratiche le opere che attualmente subiscono rallentamenti devastanti. L’intento è quello di tradurre in regola il modello Genova – ha concluso Patroni Griffi – una procedura straordinaria che ha consentito di ricostruire in dieci mesi il ponte crollato, un’opera da 200 milioni di euro che con i normali iter, tra bandi, ricorsi e tutta la burocrazia prevista dal Codice degli Appalti si sarebbe potuta realizzare in 10 o 15 anni.”

Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico Meridionale

I volumi dei traffici nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) continuano a crescere in maniera più che significativa. Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, sono state movimentate più di 14 milioni di tonnellate di merci, un dato che si traduce in un +18 percento rispetto al 2021e che supera del + 11,6 percento finanche il 2019, anno pre-pandemia. Fanno da traino le rinfuse solide con quasi il +40 percento, seguite dal general cargo (+10 percento) e dalle rinfuse liquide (+5,5 percento). In trend positivo, sugli ultimi tre anni, anche il numero dei rotabili con più di 227mila unità, dato che registra una crescita dell’1 percento rispetto allo scorso anno e del 9% rispetto al 2019.

I 3.343 accosti complessivi risultano, invece, in trend sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, ma in discesa rispetto al 2019 (-7,5 percento). Tuttavia, se si considera l’aumento della movimentazione, il trend del numero degli accosti conferma la strategia di ottimizzazione dei noli sul mercato. In sostanza, rispetto al 2019 sono utilizzate meno navi che viaggiano sfruttando la piena capacità di carico. I 79milioni di tonnellate di stazza lorda delle navi accostate nei porti del Sistema, infatti, rappresentano quasi il 17 percento in più rispetto a quelle scalate nello scorso anno.

In crescita, anche, il flusso dei passeggeri. I traghetti hanno movimentato più di 1,2 milioni di persone, circa il 34 percento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, recuperando gran parte del traffico del 2019. Aggregando a questi numeri le statistiche rilevate nel porto di Termoli, recentemente entrato nel Sistema dell’Adriatico Meridionale, si raggiunge il record di più di 1,4 milioni di passeggeri traghetti. Il vero e proprio boom si registra nel traffico crocieristico il cui flusso è in continua ed esponenziale crescita: +128 percento rispetto allo scorso anno, con oltre 400mila passeggeri transitati nei porti dell’AdSPMAM. Una rilevazione effettuata, peraltro, a partire dal secondo trimestre dell’anno, atteso che il primo trimestre scontava ancora i fermi e le difficoltà causate dalla pandemia.

I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico Gaia, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, in grado di controllare in real  time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli Espo.

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