Halloween: petardi nei cassonetti, incendi e insulti ai carabinieri. Identificati oltre 10 ragazzini
Guerriglia urbana nel piazzale a ridosso del parco giochi Domenico Modugno, due cassonetti sono stati fatti esplodere, i detriti sono finiti a decine di metri di distanza
SAN PIETRO VERNOTICO - Petardi nei cassonetti dell'immondizia, contro l'auto dei carabinieri, insulti ai finanzieri. Danni, fumo, puzza di polvere da sparo nell'aria, boati. Incendi per strada. Parco giochi inaccessibile e paura. Questa è stata la serata di Halloween in alcune zone di San Pietro Vernotico, precisamente in piazza Domenico Modugno dove c'è l'unico parco giochi del paese frequentato da famiglie e ragazzini di tutte le età. Ma anche da teppisti senza educazione e rispetto per gli spazi pubblici e per gli altri.
Attorno alle 19 di oggi, domenica 31 ottobre, si è scatenato il caos, una vera e propria guerriglia urbana. Nei cassonetti carrabili, quelli di grandi dimensioni sono stati fatti esplodere petardi, il boato è stato udito in diverse zone del paese, i detriti (grossi pezzi di plastica) sono volati per decine di metri. La gente ha dovuto mettersi al riparo, alcuni sono tornati a casa.
Ragazzini senza scrupoli per oltre un'ora hanno tenuto in ostaggio il parco giochi. Via Rieti, la strada che costeggia piazza Modugno, è diventata inaccessibile. Alcuni petardi esplosi hanno innescato incendi impedendo il passaggio delle auto.
Da quanto raccontano alcuni testimoni, quando è passata un'auto della Guardia di Finanza sono volati gli insulti verso le divise: "Finanzieri infami" hanno urlato questi ragazzini. Gli uomini del futuro. Poco dopo sono giunti i carabinieri e la situazione è peggiorata, sono stati lanciati petardi anche contro l'auto dei militari. Accompagnati da insulti e parolacce. Nemmeno le divise hanno intimorito queste bande di scalmanati. I carabinieri, però, con non poche difficoltà sono riusciti a identificarne una decina tra minorenni e maggiorenni. Nei prossimi giorni verranno presi i provvedimenti del caso. Qualcuno deve rendere conto del danno e la paura disseminati in paese.
"Ci vorrebbero le telecamere", commentava qualche genitore. Certo con un sistema di videosorveglianza funzionante ed efficiente molte situazioni potrebbero essere risolte nel giro di poco o addirittura potrebbero non vericarsi. Ma ci vorrebbe prima di tutto educazione e rispetto.