Nicoletta Manni premiata alla Scala: lei e Roberto Bolle gli unici "étoile" del teatro

MILANO - Nella serata di ieri (mercoledì 8 novembre), la salentina Nicoletta Manni è stata nominata étoile del Teatro alla Scala. Un riconoscimento atipico, di derivazione francese, la cui nomenclatura sta letteralmente per "ballerina stella". Si tratta del più alto grado a cui un o una danzatrice può aspirare al Balletto dell'Opera di Parigi.

L'annuncio pubblico, proposto dal sovrintendente Dominique Meyer, è giunto sul palcoscenico meneghino al termine della rappresentazione di Onegin (con musiche di Cajkovskij), durante la quale si era esibito anche il celebre danzatore Roberto Bolle. 

La 32enne è cresciuta a Galatina (in provincia di Lecce) ma per metà, dal ramo materno, ha origini mesagnesi. Sua madre Anna De Matteis, tra l'altro, dirige l'accademia Balletto del Salento di Copertino (Le). 

Nicoletta è prima ballerina della Scala dal 2014, un traguardo raggiunto dopo aver frequentato la scuola di ballo scaligera.

"Scusate se interrompo gli applausi - ha detto Meyer nel rendere nota la decisione - Faccio tanti complimenti a Nicoletta Manni, ballerina speciale, fantastica. Quando una ballerina brilla così fra le stelle da anni, si possono cambiare le regole e quindi, su proposta di Manuel Legris (direttore del ballo, n.d.r.), ho il piacere di dare a Nicoletta il titolo di étoile".

La Scala ora ha due étoile: Roberto Bolle, nominato nel 2003, e Nicoletta Manni, che quindi è anche l'unica donna. Davanti all'ovazione del pubblico, la danzatrice salentina è scoppiata in lacrime dall'emozione: "È una cosa magica, sono veramente grata" ha affermato. 

Sposata con un altro primo ballerino della Scala, il lettone Timofej Andrijashenko, la coppia aveva già fatto parlare di sé nel passato: prima con la proprosta di nozze all'Arena di Verona e poi con un matrimonio celebrato nel Salento che ha attirato l'attenzione di fan e curiosi.